La Nuova Sardegna

Alghero

Spaccio di droga, assolto un imprenditore nautico

di Nadia Cossu
Spaccio di droga, assolto un imprenditore nautico

Corrado Usai era stato arrestato a dicembre dalla polizia nel suo capannone Gli agenti avevano trovato 330 grammi di cocaina dentro il motore di una barca

29 giugno 2016
2 MINUTI DI LETTURA





ALGHERO. Assolto per non aver commesso il fatto. Una sentenza che arriva a metà mattinata e che restituisce il sorriso a Corrado Usai, noto imprenditore della nautica, algherese di 52 anni, arrestato lo scorso dicembre con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. Il gup Rita Serra ieri mattina ha accolto la richiesta di assoluzione degli avvocati difensori Elias Vacca e Nicola Satta a chiusura del processo celebrato con rito abbreviato. Il pm Maria Paola Asara aveva invece chiesto la condanna a sei anni di reclusione.

Usai è titolare di un grosso centro di rimessaggio per le imbarcazioni e gli uomini del commissariato la sera dell’operazione avevano rovistato per tutto il capannone prima di trovare, nello scarico del motore di un natante, quattro bustine di cocaina. Non una quantità clamorosa, 330 grammi in tutto, per un valore di mercato al dettaglio vicino ai 30mila euro. Tanto era bastato però per far scattare le manette.

Quando i poliziotti erano arrivati al centro di rimessaggio, avevano visto il proprietario parlare con un altro uomo. Secondo la ricostruzione degli agenti i due erano poi entrati nel capannone perché si erano accorti della presenza dell’auto di servizio. Secondo la difesa stavano semplicemente chiacchierando e una volta terminato l’incontro uno dei due era andato via con la macchina. Gli agenti lo avevano fermato subito dopo e perquisito: era risultato pulito.

A quel punto le attenzioni della polizia si erano rivolte al titolare dell’attività, Usai. Anche lui non aveva niente addosso, ma gli investigatori avevano voluto approfondire la ricerca e quindi avevano deciso di perquisire il capannone. Così avevano scoperto lo stupefacente nel motore della barca e un migliaio di euro in contanti nelle tasche dell’imprenditore che per le forze dell’ordine era da considerarsi frutto dello spaccio. Corrado Usai era quindi stato arrestato e, come disposto dal magistrato, era stato accompagnato in carcere.

Proveniente da una famiglia di imprenditori, aveva ereditato dal padre e dallo zio la passione per la nautica. Esperto di motori, in passato è stato un appassionato di ultraleggeri e di kart, dei quali è stato abile pilota. Poi ha lavorato con grande dedizione nel settore nautico fino ad accreditarsi come uno dei più bravi meccanici.

Gli avvocati Vacca e Satta in aula hanno spiegato come fosse elevatissimo il numero di persone che potevano avere accesso al capannone, chiunque in sostanza avrebbe potuto nascondere la droga nella barca che, oltretutto, era lì da tempo. A voler dire che la sostanza stupefacente poteva trovarsi nel motore già prima che il natante entrasse nel capannone.

Primo piano
Il fatto del giorno

L’assessora Barbara Manca: «Trasporti aerei, Ct2 addio: il futuro è l’aiuto sociale»

di Andrea Sini
Le nostre iniziative