La Nuova Sardegna

Alghero

Trova la casa occupata, i vicini di casa: «L’alloggio era disabitato da anni»

di Gianni Olandi
Trova la casa occupata, i vicini di casa: «L’alloggio era disabitato da anni»

Si complica la vicenda dell’appartamento ex Iacp occupato in via Asfodelo L’Area farà chiarezza sul racconto del pescatore che rivendica la proprietà

07 ottobre 2016
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ALGHERO. L’occupazione della casa da parte di un cittadino romeno c’è stata ma non è ancora chiaro se Cesare Goffi, il pescatore algherese di 68 anni colpito da un infarto perché a suo dire ha scoperto che uno sconosciuto viveva a sua insaputa nel “suo” appartamento, possa davvero vantare un diritto su quell’alloggio. Dopo il clamore sollevato dalla denuncia di Goffi, sulla vicenda dell’appartamento conteso in via Asfodelo farà chiarezza l’Area. L’agenzia regionale, che dell’alloggio popolare ex Iacp è proprietaria, deve infatti accertare se quella del pescatore è una pretesa legittima o una aspettativa.

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Goffi afferma di aver appreso casualmente solo nei giorni scorsi dell’occupazione dell’appartamento da parte di un cittadino straniero. Una notizia che ha sconvolto il pescatore al punto da provocargli un infarto.

Dalle prime verifiche risulta tuttavia che l’occupazione dell’alloggio risalirebbe a prima della stagione estiva. In quel momento, dicono fonti dell’Area, l’appartamento era disabitato da qualche anno e secondo alcuni vicini di casa era anche in stato di abbandono. Una versione che, in attesa di ulteriori verifiche, stride con quella di Cesare Goffi. Secondo la versione del pescatore, infatti, la famiglia aveva temporaneamente lasciato l’alloggio Area per assistere una parente in gravi condizioni di salute.

Nello stabile ci sono molti appartamenti – alcuni assegnati a ex militari, poliziotti e carabinieri – per i quali nel tempo l’Area aveva avviato le operazioni di riscatto. La procedura sarebbe stata avviata anche per l’alloggio rivendicato da Cesare Goffi, ma non sarebbe andata a buon fine. Sembra che l’Area stesse valutando interventi per rientrare in possesso dell’appartamento. L’ingresso del cittadino rumeno, che lavora in una impresa edile algherese, sarebbe avvenuto nelle more di questa situazione. L’uomo per mesi ha lavorato per ripristinare un minimo di efficienza dell’alloggio, dove mancava anche l’energia elettrica, comportandosi come se avesse l’autorizzazione a usufruire dell’appartamento e a eseguire i lavori di ristrutturazione. I rapporti con i vicini di casa, dicono in via Asfodelo, erano improntati al rispetto e alla collaborazione.

L’ingarbugliata vicenda è oggetto di un rapporto degli agenti del commissariato di Polizia che hanno avviato le indagini dopo la clamorosa denuncia del pescatore, sentendo tutte le versioni dei fatti e anche i vicini di casa. Le conclusioni del rapporto saranno trasmesse alla Procura della Repubblica. Intanto, la famiglia Goffi avrebbe dato incarico a un legale per verificare se dall’appartamento sono spariti oggetti e arredi di sua proprietà.

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