La Nuova Sardegna

Alghero

L’assessore Usai: «Salto di qualità a 12mila posti letto»

di Gianni Olandi
L’assessore Usai: «Salto di qualità a 12mila posti letto»

Il delegato all’Urbanistica contro l’immobilismo politico Il sogno è quello di una Riviera del Corallo a cinque stelle

03 novembre 2016
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ALGHERO. «Dopo aver inventato il turismo in Sardegna la Riviera del Corallo si è seduta, ha ritenuto di vivere sugli allori racccolti dalla fortunata intuizione di un gruppo di imprenditori algheresi che negli anni Sessanta cominciò la fortunata stagione dell’industria delle vacanze. Ma da decenni ad Alghero non si realizzano posti alberghieri, è necessaria una inversione di tendenza portando l’attuale capacità ricettiva a rotazione d’uso da 6 mila e 12 mila posti letto».

È Antonello Usai, vicesindaco ma soprattutto in veste di assessore all’Urbanistica, che scaglia un sasso piuttosto pesante nelle acque stagnanti della politica locale sollecitando un colpo di reni sia alla amministrazione della quale fa parte e sia all’imprenditoria locale che forse si è abituata a vivere su posizioni di rendita.

«È evidente - aggiunge - che si parla di posti letto di pregio, inseriti in classificazioni alberghiere da cinque stelle in su, con tipologie di alto livello in grado di richiamare una utenza qualificata e importante». Usai spiega anche il “raddoppio” dei posti letto: «Disponiamo di uno straordinario patrimonio ambientale - dice - da quello storico alle bellezze naturali di tutta la costa, abbiamo presenze di fortissimo richiamo che giungono dai comparti agroalimentari con aziende conosciute in tutto il mondo, dalla Cantina Sella & Mosca all’oleificio San Giuliano. Per citarne alcuni senza uscire dalle mura di casa. Per non parlare della grande tradizione della gastronomia locale. C’è tutto ciò che il turismo internazionale chiede. È tempo di procedere a un salto di qualità dell’offerta vacanze, avviare un programma serio, a partire dagli aspetti urbanistici, che sia in grado di dare risposte alla economia del territorio e soprattutto alla occupazione».

Le sollecitazioni dell’assessore hanno radici lontane: negli anni Novanta l’allora direttore dell’Azienda di Soggiorno, Franco Serio, auspicava nuovi impulsi nel ricettivo locale, e volendo andare ancora più indietro, almeno di 40/45 anni, Gaetano Macciotta, allora proprietario dell’hotel Mediterraneo ma anche assessore al Turismo, nel suo ufficio aveva un plastico sugli insediamenti turistico residenziali a Maria Pia.

In un momento nel quale si registrano contrazioni di arrivi e presenze sembra quasi una sfida chiedere nuovi alberghi. «Non è una sfida ma è la constatazione che le nostre potenzialità che non vengono adeguatamente sfruttate - replica Antonello Usai - comincerei intanto con il dare un significato concreto alla “destinazione Alghero”. La città deve attrarre il turista anche con i servizi, con il decoro urbano, il verde, gli eventi programmati e pubblicizzati a livello internazionale, il trasporto urbano che funziona, l’accoglienza da parte degli operatori del settore, la cortesia prima di tutto e quel segno di ospitalità che ha sempre contraddistinto la Sardegna».

Un bel colpo di reni. «Certo, dobbiamo uscire dai mugugni della stagione così così, dei piagnistei per qualche coperto in meno. Se la destinazione turistica attrae la clientela di livello, se l’offerta è di altissima qualità, perfino i voli low cost diventano secondari». Usai nel suo ragionamento dedica attenzione anche al Parco di Porto Conte .

«Con la riserva naturale - dice - dobbiamo trovare una sinergia operativa in grado di farla diventare una vera e propria attrazione, unica nel suo genere, per muovere flussi legati all’ambiente in particolare nei periodi di bassa stagione».

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