La Nuova Sardegna

ALGHERO. Non c’è pace nell’ormai ex campo rom Arenosu a pochi passi da Fertilia. Nonostante siano quasi due anni che le famiglie rom hanno lasciato il sito, si continua ad assistere a sversamenti di rifiuti di ogni genere che non fanno che aggravare la già compromessa situazione ambientale. La recinzione messa a punto dall’agenzia Laore non è riuscita a contenere la furia degli incivili che sono riusciti a smuovere le pietre e buttare giù la rete. Sembra proprio che non siano sufficienti due centri di raccolta della società di nettezza urbana o il servizio a domicilio. Si preferisce smaltire i propri rifiuti nell’illegalità. Intanto si attende il finanziamento regionale promesso per dare avvio alle bonifiche, ma sembrerebbe che le risorse non siano proprio dietro l’angolo. Rimane poi fermo al palo anche l’appalto di Laore per le indagini di monitoraggio ambientale e verifica degli inquinanti che erano rimaste fuori dal campo in attesa dello sgombero delle famiglie. Sulla questione del degrado ambientale c’è da registrare anche il commento amaro del Comitato di quartiere di Fertilia che per bocca del suo presidente Luciano Solinas ha più volte sollecitato il comune. «La situazione è delicata –spiega Solinas –: se da un lato abbiamo salutato con soddisfazione la messa in sicurezza delle famiglie rom, ora siamo preoccupati per la salute della comunità di Fertilia per anni esposta ai fuochi di rifiuti pericolosissimi, rifiuti che continuano a essere lasciati li senza alcun controllo e permettendo che l’opera incivile dell’accumulo continui. Chiediamo dunque a Comune e Regione un impegno straordinario per restituire dignità ad un luogo naturale violentato e prossimo a realtà produttive che oggi sono penalizzate da questa discarica».

Sergio Ortu