La Nuova Sardegna

Alghero

«Regalo al Cagliari, sport locale beffato»

di Gian Mario Sias
«Regalo al Cagliari, sport locale beffato»

Il Comune spende 450 mila euro per il campo gestito dalla società. I sodalizi cittadini si indebitano per le altre strutture

12 novembre 2016
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ALGHERO. Per amore dei bambini e del pallone fanno sacrifici e vestono i panni di dirigenti, tecnici, accompagnatori e tifosi. Hanno passione da vendere e sono disposti a tutto. Ma, dicono, non a farsi prendere in giro. E per loro quei 450mila euro sono una beffa insopportabile. I gruppi dirigenti di Asd Catalunya Alghero, Alghero 1945, Mercede Calcio, Audax e Alghero Amatori over 45 protestano contro la giunta comunale. Lo fanno apertamente, con una lettera pronta per il protocollo, rivolta agli autori di quella che considerano un’ingiustizia. Con una delibera del 27 ottobre, l’esecutivo di ha stanziato quasi mezzo milione di euro per il manto in erba sintetica nel campo di calcio “Pino Cuccureddu” di Maria Pia. Il campo della discordia è gestito, al netto di sottigliezze amministrative e sfumature del lessico burocratico, dall’Asd Alghero, e il centro di formazione del Cagliari Calcio. Ed è questo il punto che fa infuriare i dirigenti. Nei mesi scorsi l’assessore comunale dello Sport, Antonello Usai, tramite bando ha assegnato in gestione alle società cittadine il grosso degli impianti sportivi. Per il decano di Sant’Anna, il progetto dovrebbe valorizzare gli impianti, che sotto la responsabilità delle squadre sportive subiranno un bel restyling, e restituirgli una funzione sociale, trattandosi di società che si dedicano ai ragazzi, alla loro formazione sportiva e alla loro educazione civica. Ma per Usai dare i campi alle società doveva servire anche per far risparmiare al Comune i soldi della manutenzione ordinaria e straordinaria. Eppure la giunta il 27 ottobre ha deliberato uno studio di fattibilità da 450mila euro con tanto di variazione di bilancio. «La notizia è grandiosa, l’amministrazione comunale investe su un campo sportivo comunale perché, dice la delibera, “l’impianto sarà reso disponibile a tutte le società sportive di Alghero” – sbottano gli autori della protesta – peccato che quel campo sia stato dato in gestione sino al 2026, quando rientrerà in possesso dell’amministrazione». Fatti tutti i dovuti preamboli, le domande incalzano. «Come si possono fare opere pubbliche su un impianto in gestione privata?», chiedono i dirigenti dei cinque club calcistici algheresi. «Mentre le nostre società si indebitano per far fronte a spese e fideiussioni da 100mila euro per gestire campi affidati a seguito di regolari bandi – insistono – questo è un regalo all’Asd Alghero, ossia al Cagliari Calcio». Un club professionistico che non ha certo bisogno di simili omaggi. «Non dovrebbe forse essere il Cagliari – è l’ultima domanda – a investire e creare impianti sportivi di valenza sociale?». Va bene la passione, ma così è troppo.

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