La Nuova Sardegna

ALGHERO. Si fa sempre più animata la polemica innescata da genitori e dirigenti di alcune squadre di calcio algheresi che contestano la scelta del Comune di investire 450mila euro per realizzare il manto in erba sintetica sul campo dell’impianto “Pino Cuccureddu” di Maria Pia. Domenica pomeriggio i ragazzini delle giovanili di una delle società hanno esposto, poco prima che iniziasse la sfida tra Alghero 1945 e Cordongianos, uno striscione con cui ribadivano la convinzione che destinare quei soldi alla struttura gestita dall’Asd Alghero, che è Centro di formazione del Cagliari Calcio, sia una profonda ingiustizia.

Dalla contesa si tira però fuori l’Audax Algherese. «Venuti a conoscenza della realizzazione del progetto sia con fondi del Comune che dell’Alghero calcio, ci dissociamo», fanno sapere i dirigenti. «Come già più volte affermato, la società Audax Algherese è favorevole alla ristrutturazione dell’impianto sportivo di Maria Pia – precisano – purché venga messo a disposizione di altre società sportive locali». Compresa la loro, evidentemente.

Invece insistono Alghero 1945, Amatori Alghero Over 1945, Asd Catalunya Alghero e Mercede Asd. Le precisazioni del sindaco Mario Bruno e dell’assessore dello Sport, Antonello Usai, non hanno convinto gli autori della protesta. Dopo aver elencato le ragioni per cui ritengono che quel provvedimento sia criticabile sul piano tecnico, i “dirigenti/genitori” fanno alcune precisazioni di principio. «Sarebbe opportuno rimodulare una scelta politica di diverso spessore, con un processo di partecipazione prima e non dopo aver già eseguito una scelta – dicono – non è accettabile che con i soldi di tutti i contribuenti si creino disparità di trattamento tra società sportive, riteniamo inconcepibile, non per invidia ma per giustizia sociale ed equità, che in città venga tracciata una linea di demarcazione tra bambini di serie A e bambini di serie D».

Poi il riferimento alle parole dell’assessore Usai si fa più esplicito. «Non siamo una società per azioni, non dobbiamo fare affari con il pallone e proprio per questo non saremo noi a portare una squadra di Alghero in serie A o in Champions League – attaccano –, ma agiamo per l’orgoglio di essere cittadini partecipi di questa città, per il senso di responsabilità verso tanti bambini e ragazzi e per la funzione sociale che svolgiamo, che ci ha portato a questo».

Intanto reagisce anche la politica. «La scelta di realizzare quell’intervento proprio negli spazi del “Pino Cuccureddu” è discutibile», attaccano i consiglieri comunali del Movimento Cinque Stelle, Roberto Ferrara e Graziano Porcu. «Quell’intervento privilegerebbe in maniera evidente una società sportiva rispetto alle altre, a prescindere dal fatto che la delibera affermi che la struttura sarà fruibile da tutte le società sportive, considerato quanto prevede il contratto di concessione – aggiungono – propone come soluzione sostenibile il vicino campo con la pista d’atletica, pur dato in concessione da qualche settimana ad altra associazione sportiva ma che, per interesse pubblico e considerato che non vi sono stati investimenti privati di alcun tipo, potrebbe essere revocata». Ancora più dura la presa di posizione del Patto Civico. «Il sindaco e l’assessore blocchino la delibera e mostrino di avere davvero a cuore i bisogni di questa città – afferma Stefano Lubrano – destinando quei soldi a chi oggi con le unghie e con i denti svolge una eccezionale funzione sociale che oggi viene calpestata con una grave e profonda ingiustizia». (g.m.s.)