La Nuova Sardegna

Alghero

Il New York Times celebra gli algheresi custodi del catalano

di Gian Mario Sias
Il New York Times celebra gli algheresi custodi del catalano

Il giornale Usa dedica un reportage alla Riviera del Corallo Il territorio citato come esempio per salvare la lingua

23 novembre 2016
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ALGHERO. «L’ultimo baluardo del catalano in Italia lotta per conservare viva la sua lingua». È l’immagine che di Alghero si sono fatti i lettori del New York Times. Uno dei più popolari giornali del mondo, diffuso capillarmente in tutti i Continenti, ha dedicato un reportage alla Riviera del corallo e alla sua lingua.

L’idea, che ha permesso alla Riviera del corallo di balzare agli onori della cronaca di una testata tanto prestigiosa e letta, è del giornalista Raphael Minder. Corrispondente del NYT dalla Spagna, appassionato di linguistica, di minoranze linguistiche e di catalano, Minder sta conducendo una ricerca senza confini dedicata proprio alla storia e all’evoluzione, in tutte le sue possibili varianti geografiche e non solo, della lingua nata in Catalogna e appartenente ai popoli di identità e tradizione catalana.

Proprio come gli algheresi, ai quali ha dedicato un reportage, col supporto del fotoreporter Alessandro Grassani, che è finito nella homepage del sito online del New York Times e nelle prime pagine dell’edizione europea di ieri. Durante la sua visita ad Alghero, il cronista ha annottato tra i suoi appunti i nomi di tutti gli attori istituzionali e culturali che ad Alghero si occupano del catalano, della sua tutela e della sua valorizzazione. Dall’Ufficio linguistico regionale alla Generalitat, per finire con la piccola galassia di associazioni che mantengono viva la lingua algherese grazie a una intensa attività di base, dall’insegnamento al teatro, dall’utilizzo toponomastico a ogni altra forma di pubblicità. Ma soprattutto, Raphael Minder ha voluto incontrare gli algheresi, parlare con loro, capire quanto effettivamente la “questione linguistica” sia sentita, e quanto l’uso corrente del catalano algherese sia diffuso.

Tutte le notizie raccolte durante il sopralluogo sono finite nel reportage scritto per il New York Times, ma Alghero potrebbe finire anche nella pubblicazione, una sorta di approfondimento divulgativo che Minder darà alle stampe a breve. Parlato da oltre 9milioni di persone in tutto il mondo, senza serie politiche di tutela e di promozione il catalano rischia di scomparire seriamente da Alghero e, quindi, dall’Italia. Il modo in cui il tessuto culturale e politico – nel senso più lato del termine – della Riviera del corallo si batte è stato individuato come possibile ricetta per scongiurare l’estinzione di una lingua che può rappresentare per la città e il suo territorio un patrimonio anche in termini economici. Essere finiti nelle prime pagine del New York Times potrebbe essere un’iniezioni di entusiasmo anche per le istituzioni.

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