La Nuova Sardegna

Alghero

ORDINANZE

“La Lepanto”, sarà demolita la veranda del ristorante

“La Lepanto”, sarà demolita la veranda del ristorante

ALGHERO. Guido Calzia impone il restyling del ristorante “La Lepanto”. Il comandante della polizia locale mette mano a un pezzo di storia contemporanea di Alghero e di storia della gastronomia sarda,...

12 gennaio 2017
2 MINUTI DI LETTURA





ALGHERO. Guido Calzia impone il restyling del ristorante “La Lepanto”. Il comandante della polizia locale mette mano a un pezzo di storia contemporanea di Alghero e di storia della gastronomia sarda, italiana e internazionale. Intervenendo questa volta in veste di dirigente del settore Pianificazione del territorio e Sviluppo economico - per intenderci, lo stesso settore della famigerata “guerra dei tavolini” - Calzia ha emesso un’ordinanza che non mancherà di riattizzare polemiche e discussioni. Il dirigente-comandante ha infatti annullato, in autotutela, un atto risalente al 1999, che erroneamente prevedeva l’immissione in possesso al patrimonio della veranda del ristorante “La Lepanto”, realizzata abusivamente su un’area demaniale del Comune. Per tradurre dal burocratese di Sant’Anna all’italiano: la parte abusiva della vecchia veranda sarà demolita, sarà riqualificato lo spettro dell’immobile e si procederà al riammodernamento degli spazi interni e di quelli esterni. Dopodiché, il locale di proprietà pubblica sarà ceduto attraverso un bando. Gli obiettivi fissati dall’intervento di Guido Calzia sono essenzialmente tre: riqualificazione dell’immobile, potenziamento della sua appetibilità sul mercato, decoro di uno dei tratti più notti e suggestivi del lungomare urbano, proprio a ridosso di piazza Sulis. “La Lepanto”, una delle attività storiche nel campo della ristorazione e del turismo in città, affronta dunque l’ennesimo passaggio cruciale di un percorso che negli anni si è fatto via via sempre più tortuoso. Ma lo fa con la prospettiva di guardare al futuro con maggiore serenità, dopo aver sanato definitivamente gli abusi edilizi che già dal 1996 sono oggetto di ordinanze sindacali e richieste formali di abbattimento per quella parte della veranda realizzata senza alcuna autorizzazione. Il confronto tra il Comune e l’attuale gestione stanno portando a una soluzione condivisa, che consenta poi all’amministrazione di alienare i locali alle migliori condizioni e all’attuale attività di riutilizzare e riqualificare gli spazi pubblici prospicienti, in linea con la normativa vigente sulla concessione del suolo pubblico. (g.m.s.)

In Primo Piano
La polemica

Pro vita e aborto, nell’isola è allarme per le nuove norme

di Andrea Sin
Le nostre iniziative