La Nuova Sardegna

Alghero

Alghero, causò lo schianto mortale: condannato a tre anni e due mesi

di Nadia Cossu
Alghero, causò lo schianto mortale: condannato a tre anni e due mesi

Davide Casu invase la corsia e travolse lo scooter su cui viaggiavano il carabiniere Salvatore Casule e sua moglie

01 febbraio 2017
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ALGHERO. Quella passeggiata in moto con sua moglie lungo la strada per Bosa che l’Unesco potrebbe dichiarare patrimonio dell’umanità, gli era stata fatale. Salvatore Casule, 46 anni, carabiniere originario di Pozzomaggiore in servizio nella caserma di Villanova Monteleone, aveva perso la vita in un pomeriggio di luglio del 2014 mentre a bordo di uno scooter percorreva le prime curve della litoranea. Una Panda guidata dall’algherese Davide Casu (all’epoca aveva 31 anni) gli era piombata addosso vicino alla spiaggia della Speranza. Nello stesso incidente la moglie del militare, Maria Pasqua Piu (oggi 51enne), ha perso la gamba sinistra. Ieri, dopo un processo che si è celebrato con rito abbreviato, il conducente dell’auto, assistito dall’avvocato Nicola Satta, è stato condannato dal giudice Michele Contini a tre anni e due mesi di reclusione ed è stata anche disposta la sospensione della patente per due anni. Il pm aveva sollecitato una condanna più pesante, superiore ai cinque anni, considerato che l’uomo era risultato positivo all’alcoltest. La moglie e i figli della vittima, che avevano deciso di non costituirsi parte civile, erano tutelati dall’avvocato Pietro Piras.

L’incidente era accaduto in un tratto della litoranea in cui si alternano curve e rettilinei. Casule, carabiniere in servizio a Villanova da oltre dieci anni, molto stimato dai colleghi e dai paesani, era a bordo di un Majestic 400. La strada era molto trafficata a quell’ora della sera, marito e moglie andavano in direzione della spiaggia di Poglina mentre l’utilitaria viaggiava nella direzione opposta. Uno scontro tremendo, Salvatore e Maria Pasqua erano stati sbalzati con violenza dalla sella, mentre la Panda si era fermata in cunetta, sull’altro lato della strada. Allo schianto avevano assistito diversi automobilisti che avevano lanciato immediatamente l’allarme.

La donna era stata ricoverata in gravissime condizioni nel reparto di Rianimazione dell’ospedale civile di Sassari, dove l’èquipe di Ortopedia e Traumatologia, pur avendo fatto tutto il possibile per evitarlo, era stata costretta ad amputarle la gamba sinistra dal ginocchio in giù. L’intervento sulla donna, mamma di due figli di 17 e 22 anni, era durato sei ore.

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