La Nuova Sardegna

Alghero

Alghero, aumentano i voli charter e il turismo torna in pista

di Gianni Olandi
Alghero, aumentano i voli charter e il turismo torna in pista

Ventiquattro arrivi settimanali dal Nord Europa dal 27 marzo al 29 ottobre. Torna il tour operator inglese che negli anni Sessanta lanciò la Riviera del Corallo

10 marzo 2017
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ALGHERO. La stagione turistica 2017 sarà caratterizzata da un consistente aumento dei voli charter: ne sono previsti 24 ogni settimana dal 27 marzo al 29 ottobre. Una lunga stagionalità che produrrà ricadute economiche e occupazionali favorevoli, in grado di recuperare il peggiore inverno degli ultimi anni.

Sulla provenienza dei flussi, la quota più consistente è quella proveniente dai Paesi nordici con 9 collegamenti dalla Svezia, 2 dalla Norvegia, 3 dalla Danimarca, 2 dalla Norvegia e uno dalla Finlandia. Tre i charter previsti dall’Inghilterra – da Londra, Manchester e Birmingham – tutti con lo stesso tour operator: la multinazionale Thomson che fu protagonista della nascita sulla Riviera del Corallo della Porta d’Oro del turismo sardo negli anni Sessanta. Un charter è previsto dall’Irlanda e due dalla Spagna con partenze da Madrid e Valencia.

Si tratta di collegamenti che avvengono settimanalmente – nelle giornate di mercoledì, sabato e domenica – con la vecchia formula sempre vincente per quanto riguarda il trasporto aereo nel comparto turistico. I soggiorni sono calibrati tra i 7 e i 14 giorni di permanenza.

La parte del leone tra le compagnie aeree è della Tui Fly che opera dalla Svezia, Finlandia, Norvegia, insieme alla Sas. Dalla Spagna, l’Iberia e la Air Nostrum; dalla Danimarca la Jettime, dall’Irlana la City Jet.

Il ritorno in maniera consistente della formula charter sulla costa Nord Occidentale della Sardegna, curiosamente si consolida mentre perde terreno il regime low cost e, per quanto riguarda Alghero, l compagnia regina del basso costo, la Ryanair. Un sorta di rivincita dei charter che guarda caso vennero “affondati” proprio dal fenomeno low cost che ha spazzato l’Europa negli ultimi 15 anni riducendo ai minimi termini il vecchio sistema di trasporto delle agenzie turistiche continentali.

È anche vero che il low cost ha rappresentato una straordinaria esperienza per il trasporto aereo più in generale, ma il charter ha la funzione esclusiva di interlocutore diretto del comparto ricettivo. Le stesse agenzie che operano con il sistema charter sono quelle che vendono alla loro clientela il prodotto turistico e quindi la destinazione.

Da informazioni meritevoli di credito per la serietà del tour operator intenazionale, si è anche appreso che i charter per la stagione 2017 su Alghero potevano essere di numero maggiore se ci fosse stata più ampia offerta di posti letto da parte del ricettivo locale.

Il ritorno all’antico dunque soddisferà gli operatori dell’industria delle vacanze grazie al vecchio sistema a circuito chiuso tra tour operator e comparto alberghiero. In questo contesto, lo scalo di Nuraghe Biancu, oltre alla rete di contatti con le compagnie aeree, svolge una funzione centrale come prestatore di servizi di supporto al turismo.

I charter annunciati per la stagione 2017 riguardano prevalentemente Alghero ma coinvolgono anche impianti ricettivi da Stintino a Valledoria, Castelsardo, Bosa, per citarne alcuni. Dalla fine di marzo, quindi diverse strutture alberghiere, abitualmente stagionali, riapriranno i battenti creando opportunità di lavoro che vanno dalla occupazione diretta a quella dei servizi collaterali che ne traggono indubbiamente beneficio. I collegamenti charter, pur partendo dalla fine di marzo, entreranno nel massimo dell’operatività dall’inizio di maggio.

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