La Nuova Sardegna

Alghero

Siccità, è corsa contro il tempo

di Gianni Olandi
Siccità, è corsa contro il tempo

Riattivati numerosi pozzi per consentire l’irrigazione dei campi. I timori degli agricoltori della Nurra

18 maggio 2017
3 MINUTI DI LETTURA





ALGHERO. Una vera e propria corsa contro il tempo, nell’ area agricola della Nurra, dove il rischio di non poter procedere alle irrigazioni ha destato un vero e proprio allarme anche per il prevedibile aumento delle temperature proprio nel momento in cui tutta la produzione orticola è in piena evoluzione. Angurie, meloni, verdure, tutto il comparto orticolo che sta andando verso la fase finale della maturazione, raccolta e quindi commercializzazione, necessita oggi di una costante alimentazione di acqua. Il Consorzio di Bonifica della Nurra, presieduto da Gavino Zirattu, è alla ricerca di interventi di supporto: oggi sarà immessa in rete l’acqua del bacino di Surigheddu dove ieri si è proceduto alle prime operazioni di collaudo.

Nuovi approvvigionamenti. Ma non solo: si stanno cercando ulteriori apporti idrici anche dai pozzi di Campanedda, Tottubella, Bonassai, Sella & Mosca, Pozzo Berti che sarà riattivato, una corsa finalizzata a contenere quello che sarebbe un vero e proprio dramma per centinaia di operatori agricoli della Nurra che hanno creduto e investito nella loro terra. Anche l’utilizzo delle acque depurate a San Marco è diventato operativo vincendo antiche resistenze per la difficoltà del momento.

La politica. Oggi a Sa Segada si terrà una conferenza di servizio con il Consorzio di Bonifica della Nurra. Il Partito democratico si è attivato con la Regione sollecitando un incontro urgente sul tema siccità e segnalando che occorre un ulteriore sforzo. «Ora va salvata la stagione irrigua 2017– dice Mimmo Pirisi , capogruppo de Pd in consiglio comunale – ma la Regione deve farsi carico di investimento nel medio e lungo termine programmando interventi per i collegamenti idrici e il rifacimento delle condotte».

Il Consorzio di Bonifica. Nelle borgate intanto sta crescendo la preoccupazione e la protesta. «Riceviamo decine di segnalazioni ogni giorno da parte di imprenditori agricoli – afferma Antonio Zidda, presidente del Comitato di Sa Segada e Tanca Farrà – perplessi e preoccupati di non poter portare a compimento i programmi colturali che sono stati avviati. Ci sono in gioco tante piccole aziende ma anche risvolti di natura occupazionale in un contesto socio economico come quello della Nurra che sta crescendo, che si sta impegnando duramente per creare condizioni di sviluppo. Se dovesse prevalere la siccità nelle nostre campagne sarebbe un disastro».

Gli agricoltori. Marisa Deidda, dai 20 ai 25 ettari messi in produzione per l’orto frutta, primizie comprese, diversi dipendenti, un programma colturale avviato in primavera quando ancora nessuno aveva segnalato l’ipotesi della siccità. «Stiamo vivendo un vero e proprio incubo – afferma – perché oltre al mancato reddito rischiamo seriamente di non poter garantire l’approvvigionamento ai nostri clienti che hanno fatto la scelta di commercializzare di prodotti locali. Una scelta di fiducia nei nostri confronti che ci obbliga a dare risposte serie e garantire gli approvvigionamenti». Significativo il commento del presidente del Comitato di Sa Segada , Antonio Zidda: «Vogliamo che i nostri giovani tornino alla terra, al bene più prezioso che abbiamo, e non riusciamo a garantirgli lo strumento primario per il loro duro lavoro nei campi».

In Primo Piano
L’iniziativa

Il porcetto sardo in corsa per la denominazione Igp

Le nostre iniziative