La Nuova Sardegna

Alghero

«Stop reflui nel sistema lagunare del Calich» 

«Stop reflui nel sistema lagunare del Calich» 

Summit in Comune con l’assessore Regionale Maninchedda: subito gli interventi di ossigenazione

28 maggio 2017
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ALGHERO. Una settimana fa il Consorzio di Bonifica della Nurra ha detto sì all’uso dei reflui trattati a San Marco per irrigare i campi. Tre giorni fa il Parco regionale naturale di Porto Conte e Arpas hanno segnalato la moria di pesci del Calich per mancanza di ossigeno. Ora anche la Regione batte un colpo. Due mattine fa l’assessore regionale Paolo Maninchedda ha annunciato il suo stop, almeno per tutta la durata della stagione irrigua, all’immissione dei reflui dall’impianto di depurazione che si trova nella zona industriale al rio Filibertu.
In realtà la soluzione rinvia il problema a quando le acque del depuratore di San Marco serviranno più per le campagne della Nurra. Per questo il titolare dei Lavori pubbici della giunta Pigliaru, nel corso del summit algherese con il sindaco Mario Bruno, gli assessori comunali di Ambiente e Manutenzioni, Raniero Selva e Raimondo Cacciotto, e direttore del Parco, Mariano Mariani, ha condiviso la necessità di interventi immediati per ossigenare le acque della laguna mediante l’utilizzo di tubazioni e pompe di ricircolo dedicate.
«Quello in corso nella laguna del Calich rischia di rivelarsi un vero e proprio disastro, con gravi conseguenze di carattere ambientale, come quelle che da diversi anni si registrano nella costa più a nord del litorale urbano di Maria Pia», è il timore del sindaco Bruno. «L’attenzione al riutilizzo dei reflui prodotti dal depuratore, grazie al lavoro portato avanti negli ultimi anni, sarà massima», assicura l’assessore Maninchedda, che assicura «il monitoraggio costante per intercettare eventuali scarichi non controllati e problemi infrastrutturali». Secondo una nota diffusa dal Comune in seguito al faccia a faccia tra Maninchedda, Bruno, Selva, Cacciotto e Mariani, «tra i motivi che concorrono a soffocare la laguna e generare i ben noti fenomeni di eutrofizzazione da cui discendono tutti i gravi problemi odierni di anossia e conseguente moria di organismi acquatici vi è il quotidiano sversamento dei reflui del depuratore di San Marco nel Rio Filibertu, da qui in direzione Calich». Secondo Mario Bruno, che indirettamente ma non troppo replica a distanza di una settimana ai commenti del consigliere regionale Marco Tedde sul via libera dei reflui di San Marco per fini irrigui, si tratta di «una scelta miope e azzardata, fatta in assenza di valutazioni e studi sull’impatto ambientale, con dannose ripercussioni sull’ecosistema lagunare e l’immagine stessa della Riviera del Corallo». Manifestando soddisfazione per «l’atteso via libera del Consorzio di Bonifica della Nurra al riutilizzo irriguo», Bruno concorda con la Regione sulla necessità di «una cabina di regia ambientale che individui finanziamenti e tempi certi per la gestione della risorsa idrica». Si lavorerà su due fronti. «Realizzeremo sistemi di fitodepurazione all’avanguardia e miglioreremo lo scambio delle acque con il mare – conclude Bruno – mai più una goccia di reflui dovrà finire nel Calich».
Gian Mario Sias
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