La Nuova Sardegna

Alghero

Cuccureddu, big della grande Juventus degli anni Settanta

Enrico Gaviano
Cuccureddu con Haller il giorno del suo esordio nella Juve a Cagliari nel 1969 (foto Renzo Rosas)
Cuccureddu con Haller il giorno del suo esordio nella Juve a Cagliari nel 1969 (foto Renzo Rosas)

Sei scudetti in bianconero con la chicca del gol all'esordio in A all'Amsicora contro il Cagliari di Riva

10 giugno 2017
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ALGHERO. Antonello Cuccureddu è stato uno dei big della grande Juventus degli anni Settanta. Con lui in squadra gente come Gentile, Cabrini, Zoff, Bettega, Anastasi. Squadra da sogno in cui il sardo è stato determinante più di una volta. Tanto da guadagnarsi anche la convocazione in nazionale azzurra (primo sardo nella storia). Lui, insieme a Zola e Sirigu è uno dei tre isolani ad aver ottenuto anche la convocazione nella fase finale di un mondiale (quello in Argentina del 1978).

Nato ad Alghero nel 1949, si era messo in luce con la maglia rossoblù della Torres: 34 partite in serie C nel 1967-68 e cessione al Brescia in serie B. Dove è agli ordini di Arturo Silvestri, il tecnico che aveva portato il Cagliari in serie A per la prima volta nella storia nel 1964. Cuccureddu gioca alla grande, tanto che è uno degli artefici della promozione delle rondinelle in A. Con il Brescia gioca anche l'avvio della stagione successiva 1969-70. Ma intanto Boniperti gli aveva messo gli occhi addosso e lo porta a Torino già in quell'autunno. Il 16 novembre 1969 fa l'esordio in maglia bianconera a Cagliari e segna il gol dell'1-1 all'Amsicora dopo il vantaggio siglato da Domenghini, gelando lo stadio che sbeffeggiava con il coro "serie B-serie B" i bianconeri che arrancavano nelle retrovie della classifica.

La Juve con il giovanotto algherese messo nella mediana si riprende talmente bene da contendere lo scudetto ai rossoblù sino quasi alla fine del campionato. Il Cagliari vince lo scudetto, ma il seme della grande Juve è piantato. I big bianconeri vinceranno cinque titoli nel decennio e Cuccureddu conquisterà ben sei scudetti, sino a quello del 1980-81, quando si trasferì alla Fiorentina. In bianconero l'algherese ha vinto una coppa Italia e una coppa Uefa. Con la Juve, in totale, 303 partite e 26 gol in serie A.

In nazionale, Cucureddu ha giocato tredici partite, esordendo il 26 ottobre del 1975 in Polonia (0-0-) e giocando cinque partite del bellissimo mondiale d'Argentina dove gli azzurri finirono quarti.

Da allenatore buon avvio con le giovanili della Juventus, portando i bianconeri a vincere il campionato Primavera e il torneo di Viareggio, lanciando uno dei calciatori più importanti degli ultimi anni del calcio italiano: Alessandro Del Piero. Bene anche la sua avventura nella Torres, che ha portato ai play off della C  nel 2005-2006, eliminata in semifinale dal Grosseto di Massimiliano Allegri.

L'anno dopo viene chiamato  dal Grosseto a sostituire proprio  l'esonerato Allegri, futuro tecnico di Milan e Juventus.  L'algherese riesce a portare per la prima volta nella storia dei toscani alla promozione in serie B. Quindi ha allenato ancora Perugia, Pescara e Grosseto. Attualmente non stava svolgendo attività da tecnico.

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