La Nuova Sardegna

Alghero

urbanistica 

Ultima chiamata per Maria Pia 

di Gianni Olandi
Ultima chiamata per Maria Pia 

Il consorzio Airam pronto a riprendere il progetto alberghiero

08 luglio 2017
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ALGHERO. All’inizio del 2000 l’amministrazione comunale lancio sui terreni di Maria Pia, interamente di proprietà pubblica e provenienti dal patrimonio immobiliare dell'ex Etfas, un bando di project financing destinato a realizzare in quell’area un investimento di tipo turistico ricettivo che veniva definito di “pubblico interesse”. Lo consentivano anche le norme del piano urbanistico allora vigente che individuavano quel sito “zona alberghiera”. Non a caso, sempre a Maria Pia, sugli stessi terreni pubblici, la Regione realizzò il Palazzo dei Congressi che doveva fornire supporto all’attività ricettiva prevista dal Prg e legata al turismo congressuale. Nei giorni scorsi una sentenza del tribunale di Sassari ha confermato la piena disponibilità pubblica dei terreni di Maria Pia, superando un corposo contenzioso di procedimenti per usucapione avanzato da chi deteneva in uso quelle terre. A quel proiect financing partecipò, unico concorrente, un gruppo imprenditoriale guidato dalla società Europrogetti & Finanza, oggi socio dell’Airam, un consorzio di associazioni di imprese. Ed è proprio il presidente del consorzio, l’architetto Andrea Silipo, che interviene dopo la sentenza del tribunale di Sassari. «Nel corso degli anni – afferma – mentre veniva messa in dubbio la disponibilità pubblica, oggi riconosciuta, l’Airam ha lavorato con diverse amministrazioni alla messa a punto di un progetto confacente alle esigenze urbanistiche, nel frattempo mutate, e in particolare, su richiesta dell’allora dirigente del settore comunale Antonio Era, che evidentemente interveniva a nome del Comune, con l’intervento di un gruppo di progettisti di carattura internazionale, è stato predisposto un elaborato dove si è notevolmente aumentata la compatibilità ambientale, ridotte le cubature, aumentate le zone pubbliche e di uso pubblico». Da ricordare che nel Consorzio Airam sono state inserite nel corso degli anni due imprese locali, la 2C Costruzioni di Bachisio Camboni, e la Sofingi del gruppo imprenditoriale algherese Giorico. «Il Consorzio Airam – prosegue il presidente Silipo – oggi saluta con grande soddisfazione la sentenza del Tribunale di Sassari che crea le premesse per riprendere e portare a compimento la procedura di dichiarazione di “pubblico interesse” del progetto». Sull’argomento il consiglio comunale della precedente legislatura si era dichiarato favorevole, con voto unanime, all’investimento alberghiero su Maria Pia ferma restando l’analisi delle tipologie, cubature e impatto ambientale.

La questione è stata presentata anche come una opportunità di tipo occupazionale non secondaria: 920 unità lavorative nei primi 5 anni di realizzazione, 850 dipendenti fissi a regime una volta ultimate le strutture. Dati questi ultimi riferiti alla visione generale del progetto, nel merito infatti mancano ancora elementi di valutazione quali il numero dei posti letto, non certo secondari in un investimento alberghiero. Si parla di oltre mille posti letto, inseriti in un contesto di altissima qualità, cinquestelle lusso. Dalla Airam sottolineano che si tratta «dell’ultima vera opportunità per Alghero anche per un rilancio turistico di tutto il territorio».



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