La Nuova Sardegna

Alghero

L’Ats: «L’ospedale Marino non chiuderà»

I vertici dell’azienda smentiscono le ipotesi di cessione: in programma il rilancio della struttura

25 agosto 2017
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ALGHERO. Nessuna chiusura dell’Ospedale Marino, ma una riorganizzazione complessiva dei servizi tra le due strutture. Al Civile il trattamento dei pazienti acuti e la Chirurgia maggiore, con tutte le specialità previste nel nuovo presidio unico di area omogenea Alghero-Ozieri. L’Ospedale Marino sarà polo della Riabilitazione, della Lungodegenza e delle chirurgie ambulatoriali multidisciplinari; polo delle attività territoriali e centro di eccellenza per l’Oculistica. Rimarrà la Radiologia e la risonanza magnetica con una vocazione al day surgery.

Così i vertici dell’Azienda per la Tutela della Salute (Ats), che ieri hanno smentito davanti al sindaco Mario Bruno, a tutti i direttori delle strutture complesse e i reparti sanitari algheresi, ai capigruppo consiliari riuniti a Porta Terra, ogni ipotesi di dismissione del Marino e confermato l’indirizzo aziendale alla riqualificazione strutturale e al miglioramento complessivo dell’offerta sanitaria nel territorio.

Al tavolo del confronto, il direttore sanitario dell’Ats, Francesco Enrichens, e il Direttore dell’Area Socio Sanitaria di Sassari (Assl) Giuseppe Pintor.

Dal primo settembre – hanno spiegato durante il vertice dedicato alla Sanità – prenderà avvio il processo che andrà ad accentrare il corpo operatorio di Ortopedia e Traumatologia tutt’ora presente nell’Ospedale Marino presso l’Ospedale Civile, confermando la divisione organizzativa delle due strutture.

C’è un gruppo di lavoro costituito che fa capo al direttore del presidio ospedaliero di Alghero, Elio Manca, col compito di raccogliere tutte le criticità ed assicurare insieme all’Area socio sanitaria locale l’adeguamento strutturale e funzionale delle attività, di concerto con tutti i direttori di dipartimento.

«Incontro proficuo per quanto irrituale - sottolinea il sindaco di Alghero Mario Bruno - che ha prodotto il risultato auspicato e la convergenza di tutti i primari ospedalieri: gradualità e distinzione delle funzioni tra i due ospedali, che manterranno una centralità nell’offerta sanitaria. Il confronto è servito anche per raggiungere un accordo sugli obiettivi richiesti per ottenere il Dea di Primo livello, mettendo i primari stessi nelle condizioni di operare per raggiungere la qualità e i numeri necessari. Naturalmente continueremo a vigilare» ha concluso il sindaco Mario Bruno.

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