La Nuova Sardegna

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Opposizioni all’attacco di Bruno, Nasone e Pirisi

ALGHERO. Il più velenoso è il segretario cittadino dell’ex partito di Alessandro Nasone. Gianni Cherchi cita la storia, la religione e l’esoteria. Ricorda che il numero dodici è importante, nomina le...

15 settembre 2017
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ALGHERO. Il più velenoso è il segretario cittadino dell’ex partito di Alessandro Nasone. Gianni Cherchi cita la storia, la religione e l’esoteria. Ricorda che il numero dodici è importante, nomina le fatiche di Ercole, i cavalieri della tavola rotonda e gli apostoli. E cita «un grande della letteratura latina, Publio Ovidio Nasone, che scrisse un bellissimo libro profetico “Le Metamorfosi” – ricorda Cherchi sornione – forse è un lontano parente dell’omonimo consigliere comunale algherese, il dodicesimo uomo». La lettura di Forza Italia è più semplice. «Fra le due anime del Pd vince la fazione che fa riferimento a Mimmo Pirisi», è la posizione. «La sua presa di posizione e la presenza in aula di autorevoli figure sassaresi del partito legittimano il riconoscimento ufficiale di Mario Bruno nel Pd – aggiungono gli azzurri – a pagare il conto sono sempre gli algheresi, Alghero è in decadenza da cinque anni per colpa delle due disastrose amministrazioni targate direttamente e indirettamente Bruno». Tra Nasone e Pirisi c’è una differenza. La esplicita il consigliere regionale di Forza Italia, Marco Tedde. «Nasone è stato eletto con questa maggioranza e può essere considerato una pecorella che torna all’ovile, il Pd ha iniziato in aperta e plateale contrapposizione a Bruno e oggi gli fa da stampella». Severissima anche la posizione di Ncd, Psd’Az e Patto civico. «Mario Bruno ha trasformato l’aula in una bisca – dicono – lui, la sua minoranza e i nuovi compari hanno inscenato bluff, giochi delle tre carte e sceneggiate, uno scenario squallido, si è parlato di tutto tranne che di Alghero». Per Azione Alghero, «Bruno e la sua maggioranza hanno ottenuto ancora tempo, ma il Pd cittadino, attraverso i propri organi dirigenti e senza attendere il congresso, deve fare chiarezza e dire definitivamente se sarà la stampella o meno che consentirà a Mario Bruno di portare a termine il suo mandato o se, al contrario, intende diventare un potenziale interlocutore degli altri partiti dell’opposizione per la messa a punto di una alternativa per il governo di Alghero». Il Movimento Cinque Stelle è quasi senza parole. «Sconcerto, stupore, raccapriccio sono gli stati d’animo rispetto a quel che accade in Comune e nel cosiddetto centrosinistra, che alimenta artificialmente il governo del sindaco», dicono i grillini. «I biechi giochi di potere e i cambi di fronte hanno fatto sì che il bilancio consuntivo venisse approvato e la maggioranza si salvasse – aggiungono – ma questa è vecchia politica, è un pantano, è pura follia, siamo schifati». (g.m.s.)

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