La Nuova Sardegna

Alghero

Piano di bonifica, è guerra tra i comitati dell’agro

di Gian Mario Sias

Per quello zonale ci sarebbero troppe limitazioni alle produzioni agricole Le borgate sono invece favorevoli: «Quei vincoli non sono nulla di irreparabile»

25 novembre 2017
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ALGHERO. Per il Comitato zonale della Nurra, «le limitazioni per le produzioni agricole e lo sviluppo aziendale nelle aree sottoposte a rischio idrogeologico sono eccessive, e molte osservazioni sulle aree a vincolo ambientale non sono state accolte». Per i comitati di borgata di Maristella, di Guardia Grande e Corea e di Sa Segada e Tanca Farrà, invece, quei vincoli «non sono nulla di irreparabile per chi già coltiva le terre, mentre sono un temporaneo problema per chi vorrebbe costruire, o peggio, speculare su quei terreni».

Nelle campagne di Alghero è guerra. Il Piano di valorizzazione della Bonifica storica divide l’agro della Riviera del corallo. Se le divergenze erano emerse molto chiaramente già nei mesi scorsi, tra comunicati in cui gli uni replicavano agli altri, questa volta la rottura, netta, è emersa molto chiaramente in seguito all’incontro pubblico promosso dall’amministrazione comunale e andato in scena sabato scorso a Guardia Grande. «La procedura in atto per l’adeguamento del Pai, lo strumento propedeutico a tutti gli strumenti di pianificazione e programmazione territoriale, ingessa per i prossimi anni lo sviluppo economico di una vasta area della bonifica», affermano il presidente del comitato zonale della Nurra, Daniele Dore, e le coordinatrici del gruppo tecnico che ha lavorato sul Piano, Tiziana Lai e Donatella Manunta. «Più di 800 ettari di terreno agricolo, con l’approvazione dello studio di compatibilità idraulica eseguito in base al Pai attuale, saranno posti sotto vincolo massimo di tutela», aggiungono Dore, Lai e Manunta, che stigmatizzano l’assenza all’incontro pubblico dei consiglieri comunali, «a parte i consiglieri Mario Nonne e Mimmo Pirisi e una brevissima visita di Enrico Daga».

I presidenti dei comitati di Maristella, di Guardia Grande e Corea e di Sa Segada e Tanca Farrà – Tonina Desogos, Antonio Zidda e Giuseppina Congiu – la vedono in maniera diametralmente opposta. Dopo l’accusa, neanche troppo velata, che dietro la continua protesta per i vincoli del Pai si nascondano le ambizioni di non meglio individuati speculatori edili, i tre guardano dritti per la loro strada.

«Il Piano di conservazione e valorizzazione della Bonifica di Alghero è stato fortemente voluto dai comitati di borgata, che otterrebbero per il territorio un risultato storico, consentendo alla stragrande maggioranza delle aziende agricole di investire nelle proprie attività».

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