Pulina: doppia preferenza un passo verso la civiltà
ALGHERO. «Ho accolto con grande soddisfazione il via libera del consiglio regionale alla doppia preferenza di genere perché è un passo verso la parità, che in Italia è una conquista sociale ma che...
26 novembre 2017
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ALGHERO. «Ho accolto con grande soddisfazione il via libera del consiglio regionale alla doppia preferenza di genere perché è un passo verso la parità, che in Italia è una conquista sociale ma che dovrebbe essere dovuta in un Paese che si considera moderno e aperto». Lo dice la consigliera comunale Monica Pulina, unica esponente superstite del Gruppo Misto di minoranza nell’aula di via Columbano.
Fu proprio lei, un anno fa, a farsi promotrice di una manifestazione cui aderirono tra le altre anche le consigliere Marina Millanta e Maria Grazia Salaris, rispettivamente dai banchi dell’opposizione e della maggioranza, a conferma della trasversalità dell’argomento. E fu sempre Monica Pulina, nel 2016, a proporre la mozione che il consiglio comunale approvò all’unanimità, con la sola mancata partecipazione al voto dei due esponenti del M5S. «È ora di dire basta ai pregiudizi, le donne in politica costituiscono un valore aggiunto, una crescita, un arricchimento», dice Monica Pulina. «La Sardegna è quart’ultima in Italia per la presenza di donne in consiglio regionale – aggiunge – nel 2014 ne sono state elette quattro su sessanta consiglieri, sono appena il 6,6%». (g.m.s.)
Fu proprio lei, un anno fa, a farsi promotrice di una manifestazione cui aderirono tra le altre anche le consigliere Marina Millanta e Maria Grazia Salaris, rispettivamente dai banchi dell’opposizione e della maggioranza, a conferma della trasversalità dell’argomento. E fu sempre Monica Pulina, nel 2016, a proporre la mozione che il consiglio comunale approvò all’unanimità, con la sola mancata partecipazione al voto dei due esponenti del M5S. «È ora di dire basta ai pregiudizi, le donne in politica costituiscono un valore aggiunto, una crescita, un arricchimento», dice Monica Pulina. «La Sardegna è quart’ultima in Italia per la presenza di donne in consiglio regionale – aggiunge – nel 2014 ne sono state elette quattro su sessanta consiglieri, sono appena il 6,6%». (g.m.s.)
