Sempre al buio la rotatoria sulla variante per l’aeroporto
ALGHERO. È ancora al buio la rotatoria realizzata quasi a tempo di record nell’aprile 2017, sulla provinciale 42 nell’allora incrocio con la variante Calich direzione aeroporto e gli ingressi per...
31 gennaio 2018
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ALGHERO. È ancora al buio la rotatoria realizzata quasi a tempo di record nell’aprile 2017, sulla provinciale 42 nell’allora incrocio con la variante Calich direzione aeroporto e gli ingressi per Mamuntanas e Ungias. L’intervento salutato con soddisfazione dagli automobilisti e messo a punto dalla Provincia di Sassari si era concluso poco prima dell’evento del giro d’Italia del maggio scorso.
Oggi a quasi un anno dalla conclusione dell’opera l’impianto di illuminazione non è ancora attivo nelle ore notturne. Ciò sta evidentemente creando disagi e qualche incidente si è già verificato per il fatto che mancando l’illuminazione non è così immediato rendersi conto della rotatoria specialmente per chi non conosce la zona. Sarebbe dunque utile risolvere il problema quanto prima e soprattutto capire chi dovrà pagare la bolletta tra Provincia, Comune e Anas: tutti e tre gli enti infatti hanno competenza in quanto hanno titolarità su delle strade che confluiscono sulla Sp42. Problema che si spera si risolva prima dell’avvio della stagione turistica che coincide con la Pasqua.
Sergio Ortu
Oggi a quasi un anno dalla conclusione dell’opera l’impianto di illuminazione non è ancora attivo nelle ore notturne. Ciò sta evidentemente creando disagi e qualche incidente si è già verificato per il fatto che mancando l’illuminazione non è così immediato rendersi conto della rotatoria specialmente per chi non conosce la zona. Sarebbe dunque utile risolvere il problema quanto prima e soprattutto capire chi dovrà pagare la bolletta tra Provincia, Comune e Anas: tutti e tre gli enti infatti hanno competenza in quanto hanno titolarità su delle strade che confluiscono sulla Sp42. Problema che si spera si risolva prima dell’avvio della stagione turistica che coincide con la Pasqua.
Sergio Ortu
