La Nuova Sardegna

Alghero

daini e polemiche 

L’assessore Raniero Selva: «Il Parco deve tutelare tutti»

ALGHERO. «Siamo convinti che il Parco naturale regionale di Porto Conte non voglia assolutamente sopprimere animali o favorire l’uso delle doppiette, sarebbe un’evidente contraddizione, inaccettabile...

15 febbraio 2018
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ALGHERO. «Siamo convinti che il Parco naturale regionale di Porto Conte non voglia assolutamente sopprimere animali o favorire l’uso delle doppiette, sarebbe un’evidente contraddizione, inaccettabile con le sue principali finalità istituzionali». Dopo Legambiente Sardegna, nel dibattito legato all’ipotesi di un abbattimento controllato dei daini nel territorio del Parco interviene l’assessore dell’Ambiente, Raniero Selva, la cui delega estende le sue competenze sino all’attività dell’ente di cui è presidente Luigi Cella e direttore Mariano Mariani. «Siamo certi che il Parco abbia fatto un’attenta analisi del problema e stia perseguendo tutte le strade possibili per la salvaguardia e la tutela della popolazione del daino – prosegue l’assessore – ma sappiamo anche che è suo compito l’attenta salvaguardia dell’imprenditoria agricola del territorio, che subisce i danni causati alle colture dalla fauna selvatica, e della incolumità delle persone, considerato che l’indice di incidentalità più elevato della Sardegna per i danni automobilistici causati da fauna selvatica si registra proprio in questa zona». Per Raniero Selva «bisogna informare la comunità sulle possibili modalità del piano di contenimento del daino, facendo chiarezza sui numeri e sulle frettolose soluzioni proposte da enti e associazioni», è la replica, polemica, dell’assessore. Selva esorta i vertici del Parco a organizzare presto un incontro pubblico. «La gestione della fauna selvatica è un tema complesso, ci sono tante variabili, alla tutela di una specie si assommano le interazioni che produce in un contesto naturale antropizzato - dice - l’aumento di daini ha conseguenze gravi sulle attività agricole, sulle altre specie e sugli habitat prioritari che il Parco deve tutelare». Il rappresentante del Comune è «assolutamente convinto che il Parco governi il suo territorio con gli strumenti che la legge consente e in accordo con le istituzioni competenti». Fermo restando, conclude, che «è ancora necessario una spazio di confronto per approfondire tutte le possibili soluzioni per evitare il ricorso a soluzioni cruente». (g.m.s.)

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