La Nuova Sardegna

Alghero

Agricoltori in rivolta contro il Pai

di Gianni Olandi
Agricoltori in rivolta contro il Pai

Ricorsi contro il Piano di assetto idrogeologico per «interpretazioni errate della cartografia»

28 febbraio 2018
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ALGHERO. C’è fermento nelle borgate agricole della Nurra algherese per l’approvazione da parte del consiglio comunale del Pai, il piano di assetto idrogeologico che interessa gran parte dei terreni della bonifica, provvedimento contro il quale un comitato spontaneo di operatori agricoli della Nurra ha già presentato un ricorso attraverso uno studio tecnico contestando una serie di contenuti che sarebbero stati rilevati da interpretazioni errate della cartografia e dall’utilizzo di strumentazioni di rilevamento non adeguati. «Il Pai approvato – sostiene Tiziana Lai, coordinatrice del team di lavoro del Comitato zonale Nurra – prevede per circa 800 ettari il più alto vincolo idrogeologico. Ciò significa che non si potrà realizzare neanche una tettoia per il ricovero di un trattore e mettere a dimora nessuna coltura arborea. Per essere ancora più chiari: non potrà essere reimpiantato neanche un vigneto».

Non si tratta di un problema di poco conto visto che nella piana della bonifica operano aziende vitivinicole che hanno raggiunto dimensioni e volumi di produzione di altissimo livello che verrebbero private di qualche centinaio di ettari terreni. Sono inoltre presenti oltre 150 titolari di “partita Iva” che dal loro lavoro traggono reddito. Le stesse aziende agrarie inserite nel vasto progetto del Parco di Porto Conte, stimolate a produrre e diversificare le attività in un progetto complessivo di sviluppo legato proprio al possesso del marchio del Parco, verrebbero pesantemente condizionate.

«Sia chiaro – prosegue Tiziana Lai – noi siamo assolutamente convinti che le condizioni di sicurezza siano primarie rispetto a qualsiasi altro ragionamento. Ma siamo preoccupati che il provvedimento sia stato adottato non tenendo conto della vera conformazione territoriale. Per queste ragioni abbiamo presentato il ricorso».

Tra i rilievi che gli operatori della Nurra muovono al piano anche quello di aver equiparato i vecchi canali artificiali realizzati ai tempi della bonifica a veri a propri corsi d’acqua, facendo scattare quindi quei vincoli che oggi rischiano di congelare il comparto produttivo di un’area che da tempo sta guardando con fiducia ai Piani di sviluppo rurale.

Tra le iniziative in corso la coordinatrice del Comitato Nurra segnala anche quella di costituirsi in giudizio quali “soggetti economicamente danneggiati” per chiedere il risarcimento danni . Procedura che riguarderebbe anche i consiglieri comunali che hanno votato l'approvazione del piano di assetto idrogeologico.

A questo proposito va segnalato che per il 5 marzo è stata convocata la commissione urbanistica presieduta da Vittorio Curedda, consigliere comunale di maggioranza, con all’ordine del giorno proprio quel Pai che non sta facendo dormire sonni tranquilli in tutta la Nurra.



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