La Nuova Sardegna

Alghero

Pesca, l’assessore Caria vuole risolvere i problemi

di Gianni Olandi
Pesca, l’assessore Caria vuole risolvere i problemi

Convocato per il 15 il comitato scientifico. Le schede elettorali restano sul tavolo Si cercano soluzioni per fermo biologico, delfini e indennizzi per il maltempo

01 marzo 2018
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ALGHERO. Convocazione del comitato consultivo regionale della pesca per il 15 marzo e nuova riunione ad Alghero per il 19 dello stesso mese. Appuntamento che si terrà nell’aula del consiglio comunale. Sono questi gli impegni presi dall’assessore regionale all’Agricoltura e Pesca, Pier Luigi Caria, al termine dell’incontro con i pescatori algheresi, (presenti le rappresentanze delle marinerie di Bosa, Castelsardo e Porto Torres), che si è svolto ieri pomeriggio nella sala delle riunioni della sede comunale di Porta Terra rivelatasi troppo stretta per ospitare tutti i presenti. All’incontro oltre all’assessore Caria, hanno preso parte il capo di gabinetto dell’assessorato Valerio Meloni, il sindaco Mario Bruno nelle vesti di padrone di casa, il vice sindaco Raimondo Cacciotto, l’assessora allo Sviluppo economico Ornella Piras, e i consiglieri comunali Mimmo Pirisi e Mario Nonne. La riunione è stata preceduta dalla restituzione di decine di tessere elettorali, dopo quelle già consegnate al vice sindaco Cacciotto. Un rifiuto al voto che rappresenta il segno della protesta dei pescatori contro quella che è stata definita una «persistente indifferenza verso i loro problemi da parte dei riferimenti istituzionali».

Il confronto è stato aperto dall’intervento di Giovanni Delrio, presidente del consorzio Banchina Millelire, una settantina di operatori della piccola pesca algheresi, che ha illustrato le problematiche che stanno rendendo la vita difficile a centinaia di pescatori. L’assessore Caria ha ascoltato con grande disponibilità, ha preso appunto, ha posto qualche domanda su alcuni problemi, ma ha comunque manifestato la chiara intenzione di individuare le soluzioni possibili per mettere fine al contenzioso. Sono intervenuti altri pescatori a raccontare le loro esperienze e le difficoltà nello svolgere di un lavoro indubbiamente duro. C’è stata anche qualche polemica un po’ sopra le righe, subito sedata anche perché la presenza dell’assessore significava che era cominciato un percorso destinato a risolvere i problemi che hanno determinato la clamorosa protesta della consegna delle schede elettorali. Tra l’altro i tempi ravvicinati, il nuovo incontro il 19 marzo ad Alghero, testimoniano di un impegno istituzionale significativo.

Nel corso del confronto, oltre alle questioni del fermo biologico (in particolare dell’aragosta), dell’abusivismo, della pesca a strascico in bassi fondali, dei controlli non sufficienti, della mancanza di previdenze in occasione dei prolungati periodi di maltempo, è emersa la questione dei danni provocati dai delfini alle reti da pesca. È stato fatto notare che proprio dai delfini sono provocate le maggiori preoccupazioni, in quando non soltanto fanno razzia di pescato ma distruggono anche le attrezzature da pesca determinando perdite consistenti.

Al termine della riunione c’è stato anche un tentativo di far ritirare le tessere elettorali che sono rimaste sul tavolo per tutto l’incontro. «Andremo a votare quando la politica dimostrerà interesse per risolvere i nostri problemi», la risposta secca dei pescatori.



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