La Nuova Sardegna

Alghero

palazzo incendiato 

Sottopiano a rischio, i periti restano fuori

ALGHERO. Il primo sottopiano dello stabile di via Vittorio Emanuele è off limits anche per i periti. La folta rappresentativa di consulenti ed esperti nominata dalle diverse parti coinvolte nel...

02 marzo 2018
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ALGHERO. Il primo sottopiano dello stabile di via Vittorio Emanuele è off limits anche per i periti. La folta rappresentativa di consulenti ed esperti nominata dalle diverse parti coinvolte nel contenzioso giudiziario ieri sono rimasti fuori dal portone. L’incombente minaccia del distacco di solai e altre condizioni ritenute eccessivamente pericolose hanno indotto i diciotto periti arrivati ai piedi dell’enorme edificio desolatamente annerito e deteriorato dalle fiamme a non completare l’ispezione. La loro attività stamattina si è limitata al secondo sottopiano, inferiore rispetto al luogo da cui – almeno questo è un dato già acquisito – è scoppiato l’incendio che la notte del 19 luglio dello scorso anno ha costretto all’evacuazione i proprietari e gli inquilini degli ottanta appartamenti distribuiti tra le quattro torri dell’immenso palazzo che viene ricompreso dal quadrilatero viario di via Vittorio Emanuele, via Barraccu, via Mazzini e via Botticelli. Nel piano in cui era oggettivamente impossibile entrare ed eseguire le ispezioni del caso senza correre eccessivi e inutili rischi, è stato mandato in avanscoperta un robot di contenute dimensioni, al quale è stato affidato il compito di eseguire foto, riprese e misurazioni che dovranno essere confermate attraverso un ulteriore sondaggio a opera dei periti. Scortati dai vigili del fuoco, i numerosi tecnici hanno convenuto sull’inopportunità di arrischiarsi sino a quando non saranno eseguiti dei lavori necessari per rimuovere le più evidenti situazioni di pericolo. Le parti si sono riservati di aggiornarsi a data da stabilirsi, nel frattempo è allo studio l’elenco delle operazioni da fare per garantire loro l’accesso. Il loro lavoro è necessario alla luce delle responsabilità individuate dalla magistratura sassarese in seguito all’incendio originato da alcuni locali tecnici che si trovavano proprio sotto l’area espositiva di Rispamio Casa, il grande bazar di articoli per la casa e per le faccende domestiche, che occupava praticamente tutto il pian terreno dello stabile e che è stato letteralmente raso al suolo dalla potenza devastante del fuoco. Per quei fatti sono indagati in otto. (g.m.s.)

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