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Alghero, albergatori ottimisti: sarà un’annata turistica in rialzo

di Gian Mario Sias
Alghero, albergatori ottimisti: sarà un’annata turistica in rialzo

Pronostico del presidente Visconti per la Riviera del Corallo. «Aumentano le prenotazioni, grazie anche ai nuovi 45 voli»

17 marzo 2018
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ALGHERO. «La tendenza delle prenotazioni rispetto al 2017 è in deciso rialzo». Abbandonando la sua proverbiale prudenza, Stefano Visconti si sbilancia. Il presidente di Federalberghi Nord Sardegna, parlando in questo caso solo a nome del consorzio turistico “Riviera del corallo”, che raggruppa quasi tutte le strutture alberghiere di Alghero, fa una previsione sulla stagione ormai alle porte. «Rispetto al passato recente, la certezza di 45 destinazioni collegate, tra voli di linea e charter, rappresentano una dote potenziale di centinaia di migliaia di presenze turistiche – è la sua prima riflessione – e questo ha portato a un aumento delle prenotazioni, ma anche del prezzo medio di vendita».

Per carità, «il 25% dei contingenti camere è prenotato su base stagionale, e quindi c’è ancora tantissimo da fare», precisa Visconti per arginare facili entusiasmi. «Ma la decisa vivacità dei canali commerciali rappresentati dagli on line tour operator, a iniziare da Booking ed Expedia, e le prenotazioni dirette, fanno ben sperare», conferma al netto di qualsiasi scaramanzia.

Gli operatori registrano che «le strutture ricettive che si orientano sull’ospitalità di gruppi e comitive precostituite, si giovano ancora della situazione di incertezza politica e di insicurezza di alcune mete del Mediterraneo». Non è un elemento che potrà durare ancora a lungo, ma Alghero ha la possibilità di attestarsi come destinazione a tutti gli effetti, nel frattempo. Qualcosa in questo senso lo dice la disponibilità con cui il mercato a risposto all’incremento delle tariffe medie rispetto all’ultimo biennio, quando la dieta dimagrante dell’aeroporto aveva costretto un po’ tutto il comparto ad adeguarsi. «Il mercato nazionale e quello estero metabolizzano senza troppa fatica questi aumenti – sottolinea Visconti –. Evidentemente riconoscono al nostro prodotto turistico la valenza, anche nel rapporto qualità prezzo, che viene attribuita alle mete più prestigiose».

Per gli alberghi della Riviera del corallo il problema resta la bassa stagione. «Da aprile a metà maggio è difficile, nonostante tariffe alberghiere giornaliere davvero ridottissime, suscitare interesse per la destinazione», rivela il presidente del consorzio alberghiero. «È la dimostrazione del fatto che il mercato identifica la nostra località come una destinazione marino-balneare – spiega – nonostante l’esistenza sul territorio di attrattori che dovrebbero essere promossi e sfruttati meglio». Secondo Stefano Visconti, servirebbe l’impegno di tutti, anche per premiare le «molte imprese alberghiere che tra la fine dello scorso anno e l’inizio di questo hanno investito per il restyling delle proprie strutture, recependo la necessità dettata dai clienti di standard qualitativi più elevati». La riflessione rimanda indirettamente ai compiti della politica. «In un territorio senza grandi catene alberghiere, dove gli albergatori sono imprenditori locali, significa che questi hanno fiducia nel futuro della propria attività e coraggio nel volerci credere – conclude –. Ora però resta il problema legato al fatto che da troppi anni i posti letto alberghieri sono stabili nel numero, se non in decremento». Più chiari di così.

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