La Nuova Sardegna

Alghero

Jazz e corallo per aprire le porte dell’Unesco

Gian Mario Sias
Jazz e corallo per aprire le porte dell’Unesco

Presentati gli appuntamenti finalizzati a inserire Alghero nelle “Città Creative”. In agenda un tour guidato tra le botteghe artigianali dove si lavora l’oro rosso

25 aprile 2018
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ALGHERO. Per Alghero ogni occasione è buona per mettersi in mostra. Selezionata con pochissime località sarde per l’International Jazz Day del 29 e 30 aprile, la Riviera del corallo si regala due giorni di musica e creatività per raccontare, dalla grande vetrina internazionale che JazzAlguer è diventato già alla prima edizione, cosa significa entrare nelle “Città Creative”.

Alghero bussa alla porta dell’Unesco giocando la carta dell’artigianato, e omaggerà uno degli elementi più caratteristici della sua identità produttiva, artistica e artigianale: il corallo. L’evento è stato presentato da poco nella sede Unesco di Parigi. Ieri a Porta Terra ne hanno illustrato dettagli e obiettivi il sindaco Mario Bruno, l’assessora delle Attività produttive, Ornella Piras, l’assessora della Cultura, Gabriella Esposito, il direttore di Fondazione Meta Alghero, Paolo Sirena, il coordinatore artistico della manifestazione, Salvatore Maltana, e il direttore commerciale di Sella&Mosca, Antonio Posadinu.

È il primo passo di un impegno lungo un anno: quanto si farà in dodici mesi per creatività e artigianato rimpolperà il dossier della candidatura al “club” Unesco che mette in rete le città per cui la creatività è motore di sviluppo economico: oggi sono 116 in 54 Paesi, Alghero vorrebbe entrare nel 2019.

Per spiegare esattamente cosa significhi, che vantaggi porti, che impegno richieda essere “città creativa”, domenica alle 16 nelle Tenute Sella&Mosca ci sarà un incontro con Paolo Fresu, sponsor di Alghero oltre i confini nazionali, e i sindaci di Bologna e Pesaro, Virginio Merola e Matteo Ricci, con cui Bruno ha da poco stretto alleanza. Saranno ospiti Francesca Merloni, ambasciatrice dell’Unesco per le “Città Creative”, e Carlo Pesaresi, direttore dell’annual meeting mondiale di Unesco del 2019. Le tenute faranno da scenario a “Oltre il confine”, progetto musicale che farà da antipasto a quel che succederà il giorno dopo.

Lunedì jazz e corallo si fonderanno in un appuntamento senza soluzione di continuità. Si parte alle 10 da Porta Terra con “Jaama Dambé Marching Drums” e poi, in rapida successione, “Plus 39”, “Fantastic Colors”, ancora la “Jaama Dambé Marching Drums”, “Jumaan Quartet”, “Three + Four”.

Sabato e domenica i visitatori potranno partecipare a un tour guidato tra le botteghe del corallo, assistere nel centro storico a una estemporanea di pittura sul tema del corallo, visitare il Museo del Corallo, partecipare alla presentazione di “La cercatrice di corallo”, scritto da Vanessa Roggeri ed edito da Rizzoli nel 2018, ammirare a Torre Porta Terra lo stand dedicato al corallo, in collaborazione con il liceo artistico cittadino, e alla Torre di San Giovanni le proiezioni in 3D e una mostra fotografica.

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