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I Riformatori alla coalizione: scegliamo insieme il sindaco

I Riformatori alla coalizione: scegliamo insieme il sindaco

ALGHERO. «Decidiamo il candidato sindaco, o c’è un nome condiviso o andiamo a primarie». Nel centrodestra, il primo passo è dei Riformatori Sardi. Prendendo tutti in contropiede, i vertici algheresi...

28 aprile 2018
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ALGHERO. «Decidiamo il candidato sindaco, o c’è un nome condiviso o andiamo a primarie». Nel centrodestra, il primo passo è dei Riformatori Sardi. Prendendo tutti in contropiede, i vertici algheresi del partito, che esprimono il segretario regionale Pietrino Fois, lanciano la volata. Il sasso lanciato nelle acque stagnanti di una coalizione ancora da definire sembra una “opa” su Porta Terra. Di sicuro è un invito a non restare ancora fermi. «A un anno dalle elezioni comunali, i partiti dell’area moderata si organizzano e sviluppano un lavoro che trovi risposte positive e adeguate per tutte le componenti del centrodestra», è la riflessione. «C’è univocità su programmi, contenuti e priorità che impegnano tutte le forze interessate – assicurano i Riformatori – ma la volontà di ognuno di proporre il proprio candidato sindaco può portare ancora, per l’ennesima volta, a incontri sterili, inutili e poco chiari sulla scelta del leader». Tradotto: vediamoci tutti insieme e decidiamo all’unisono, evitando briefing clandestini ed esclusivi. Sia chiaro, per i Riformatori è «dignitosamente legittimo ogni nome sin qui appena sussurrato». Ma, avvertono, «è necessario non arrivare all’ultima settimana utile senza un candidato certo, la città ha bisogno di conoscere per tempo, attraverso una continua e quotidiana azione di tutte le forze politiche che convergono nel progetto, il nome di chi sarà scelto per guidare la città». Dirigenti e militanti cittadini del partito centrista ritengono «imprescindibile e di sostanziale importanza scegliere subito una figura di garanzia, apprezzata da tutto il polo moderato». E «se così non fosse, se non ci fosse condivisione, se non si arrivasse per tempo a condividere una persona di alto profilo, allora dovremmo seguire la via delle primarie». Beninteso: ai Riformatori le primarie non fanno paura. «Per primi abbiamo caldeggiato quel percorso – rivendicano –attraverso la consultazione sarà più semplice per tutti accettare senza se e senza ma il candidato più votato, che diventerà espressione di tutti quelli che accetteranno la sfida». (g.m.s.)

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