La Nuova Sardegna

Alghero

Piano del traffico, c’è anche chi dice sì

Gian Mario Sias
Piano del traffico, c’è anche chi dice sì

Da commercianti e cittadini aspettative per la rivoluzione annunciata: «Ma prima bisogna realizzare la circonvallazione»

11 maggio 2018
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ALGHERO. C’è anche chi dice sì. Il Piano urbano del traffico piace a molti commercianti e a moltissimi liberi cittadini. La posizione del “partito spontaneo” che non vede l’ora che ad Alghero si applichi la rivoluzione disegnata dal pool di tecnici guidati dall’esperto Willi Husler è perfettamente sintetizzata da una frase. «Se vogliamo progredire, qualche sacrificio sarà necessario, perché qui serve una svolta radicale», è la parola d’ordine che circola tra via Cagliari, via Mazzini e via Sassari e che poi si intrufola nel dedalo di viuzze, piazze e slarghi del centro storico.

È una prima risposta all’attivismo di un gruppo di operatori che ha già raccolto un discreto numero di firme in coda a una richiesta di modifiche piuttosto corposa, con nove pagine zeppe di obiezioni e ipotesi alternative al piano commissionato dal Comune per adempiere ai doveri di legge, ma anche per venire a capo di un problema cronico: il traffico.

Su questo fronte non ci sarà alcuna petizione, e non c’è una vera e propria forza organizzata. Ma girando per la città si intuisce che il mondo produttivo e gli algheresi in genere non sono tutti perplessi rispetto al progetto. Semmai, sono tutti d’accordo su un aspetto. «Bisogna prima di tutto calendarizzare i cambiamenti, valutarne l’armoniosità rispetto allo sviluppo dei lavori per la realizzazione della circonvallazione, senza la quale tutto il piano rischia di essere insensato e di produrre solo ulteriori disagi», affermano in molti.

Ma la pedonalizzazione del primo tratto di via Garibaldi, l’introduzione della ztl in via Sassari, dallo scalo Tarantiello a via XX settembre, il completamento della pista ciclabile, l’inversione del senso di marcia in via Cagliari, giusto per restare ai temi più scottanti, non dispiacciono per niente. «Resta un dato oggettivo, oggi il traffico di quella parte della città è insostenibile – insistono i sostenitori del cambiamento prima possibile – bisogna trovare una soluzione e avere il coraggio di sperimentare nuove vie», nel senso più letterale del termine.

In mezzo c’è la posizione di Confcommercio e Confartigianato, che provano a fare da cerniera, a tenere unito il sistema economico, a sottrarre un tema così delicato dalla bagarre politica di un momento particolarmente confuso. Le due organizzazioni tentano di fare da “pontieri” tra le due parti e tra queste e il Comune di Alghero. Serve un faccia a faccia, e l’occasione sarà data dall’incontro pubblico che i segretari delle due principali associazioni di categoria, Massimo Cadeddu e Mario Piras, annunciano per venerdì prossimo. Tra una settimana esatta il Piano urbano del traffico sarà al centro di un confronto aperto che sarà ospitato dalla sala conferenze del Quarter, in largo San Francesco.

“Rivoluzione” e “controrivoluzione” saranno esaminate, discusse, messe a confronto. Ma una cosa è certa per tutti. «Senza la circonvallazione e senza il piano dei parcheggi, dal miglioramento di quello in piazza dei Mercati alla realizzazione di quelli del Mariotti, di piazzale della Pace e, soprattutto, di piazza della Mercede – avvertono i commercianti all’unisono – il Piano non può partire».

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