La Nuova Sardegna

Alghero

All’ospedale marino solo ricoveri brevi

All’ospedale marino solo ricoveri brevi

L’Ats smentisce la chiusura di Ortopedia. Oggi se ne parla in consiglio comunale

30 maggio 2018
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ALGHERO. «Tutte le scelte sono orientata alla salute e alla sicurezza degli algheresi». L’Ats fa ordine. Dopo il clamore provocato dagli annunci murari che partecipavano la morte di Ortopedia all’ospedale marino, e dopo l’intervento di tutte le forze politiche cittadine, da sinistra a destra, per ribadire che la sanità non si tocca, che su questo non ci sono divisioni e che nessun ridimensionamento o razionalizzazione sono immaginabili se non dopo la realizzazione del nuovo ospedale, i vertici della sanità sarda mettono i puntini sulle i. «Nel distretto territoriale di Alghero l’attività chirurgica più complessa deve essere centralizzata nell’ospedale civile per garantire un percorso post-operatorio più sicuro e completo grazie alla presenza di cardiologia, chirurgia generale, medico rianimatore e altre specialità». Come spiega Pier Paolo Pani, direttore dell’Assl di Sassari, «affermare che sia in atto lo smantellamento di ortopedia ad Alghero non è vero», anche perché «la tutela della salute del cittadino è un principio per noi irrinunciabile». E poi ormai «l’ortopedia è classificata come specialità a larga diffusione, è prevista nei Dea di primo livello ma anche nel livello di base, inferiore a quello assegnato ad Alghero dalla riforma regionale». La cui attuazione, precisa, «comporta l’inserimento di ortopedia in un contesto idoneo alle emergenze e agli interventi più complessi, come richiede un ospedale moderno, grazie alla disponibilità in loco della chirurgia generale, della medicina, della cardiologia e della terapia semi-intensiva». Ats sta attuando un rinnovamento «grazie alla ristrutturazione di due sale del blocco operatorio dell’ospedale civile e dei reparti di medicina, chirurgia, ostetricia, ginecologia e del servizio di endoscopia», prosegue Pani. Senza dimenticare gli interventi strutturali in corso, «come il un nuovo accesso pedonale al pronto soccorso, con sala d’attesa e servizi igienici, triage, sala gessi, camera calda e terapia semi-intensiva, o il nuovo laboratorio di analisi».

Ultima considerazione. «Per il consiglio regionale il “marino” è uno stabilimento riabilitativo, cui spettano le attività chirurgiche di day surgery (ricoveri brevi) e day service, per rispondere efficacemente alle necessità sanitarie diffuse che, pur meno complesse, sono prioritarie». Oggi alle 18, su sollecitazione del sindaco Mario Bruno e del presidente della competente commissione, Mario Nonne, il consiglio comunale si riunirà per parlarne con Pier Paolo Pani. Invitato anche il general manager dell’Ats, Fulvio Moirano. (g.m.s.)

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