La Nuova Sardegna

ALGHERO. Tra i commercianti di Alghero cresce l’allarme per lo sviluppo che sta prendendo l’indagine condotta dalla guardia di finanza sull’esistenza di un gruppo organizzato dedito a mettere in circolazione banconote false. Una settimana fa il primo colpo assestato dai finanzieri era stato l’arresto di un trentenne algherese, individuato come il responsabile di alcuni pagamenti attraverso cui era state messe in giro le banconote da 20 euro prodotte altrove, presumibilmente all’estero. Ma secondo fonti investigative ci sarebbero anche altri suoi coetanei nella rete che avrebbe un basista nel Nord Sardegna e sarebbe pronta a importare nell’isola grandissimi quantitativi di soldi falsi durante l’estate. Le indagini sono tuttora in corso e dovranno portare a individuare per prima cosa chi avesse assoldato il giovane arrestato e chi gestisse in Sardegna il giro di danaro falso. Ma appostamenti, intercettazioni e altre attività investigative avrebbero fatto emergere chiaramente che non fosse l’unico incaricato della piazza algherese. Anzi, secondo quanto è possibile sapere al momento, si tratterebbe di un gruppo di giovani insospettabili, ai quali sono state assegnate diverse parti della città e secondo una turnazione “scientifica”, studiata a tavolino per dare meno nell’occhio possibile. Per ora le banconote sequestrate dal comando provinciale della guardia di finanza di Sassari al termine del blitz che ha portato all’arresto del giovane, e quindi direttamente ascrivibili alla sua responsabilità, sono solo quattro. Ma al termine dei cinque mesi di indagini si sospetta che l’organizzazione abbia fatto girare molto più denaro. (g.m.s.)