La Nuova Sardegna

Alghero

Rally, protestano i tassisti: «Penalizzati dai divieti»

Rally, protestano i tassisti: «Penalizzati dai divieti»

Gli autisti contestano la disparità di trattamento con i titolari di licenze “Ncc” Dito puntato contro chi ha organizzato il traffico: «Ci impediscono di lavorare»

09 giugno 2018
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ALGHERO. «I titolari delle licenze di noleggio con conducente possono entrare e uscire dal parco assistenza del rally e noi no, questa è una gravissima ingiustizia». I tassisti di Alghero fanno la voce grossa. Stanchi di una disparità di trattamento che si protrae da cinque anni, da quanto cioè Rally Italia Sardegna ha trovato casa nella Riviera del corallo, hanno deciso di ribellarsi a una situazione che «ci mette in difficoltà anche dal punto di vista operativo, al di là di qualsiasi questione di principio su cui siamo convinti di avere ragione per lamentarci». Non ce l’hanno con gli organizzatori della kermesse mondiale, ovviamente, ma con chi ha gestito tutta la questione del traffico cittadino e ha preso decisioni senza neanche starli a sentire. «Come ogni anno abbiamo chiesto di avere dei pass per accedere nella zona interdetta al traffico normale – spiegano – e come ogni anno la polizia locale ci ha negato questa possibilità». Ora, dicono, «capiamo perfettamente che il traffico caotico di questi giorni possa essere il prezzo che tutti devono pagare in cambio della possibilità di ospitare una manifestazione di portata mondiale, con tutto ciò che di positivo ne deriva per la città, per il turismo e per l’economia, lo capisce anche un bambino». Ma per loro quei disagi sono un problema. «E ancora saremmo disposti a tollerare la situazione se si trattasse di un disagio anche per i nostri concorrenti – insistono gli autori della protesta – ma il fatto che loro possano operare impunemente in quella zona, soffiandoci il lavoro, mentre noi siamo costretti a fare mille giri e a costare più di loro, è intollerabile». Le società di noleggio con conducente sono state arruolate dall’organizzazione per i propri ospiti, alcune sono state contattate direttamente dalle case automobilistiche, altre da altri partner dell’evento motoristico. Sono autorizzate ad accedere perché in sostanza effettuano l’attività di render e di transfer per conto della grande macchina organizzativa. «Il fatto è che li abbiamo visti, prendono la gente dagli alberghi, turisti comuni, e li accompagnano in centro passando da lì – protestano – mentre noi dobbiamo fare i salti mortali, stare incolonnati nel traffico micidiale di questi giorni, con alcune vie altrettanto inaccessibili per via dei cantieri aperti per i più svariati motivi». Mediamente una corsa in taxi in mezzo alla città, in questi giorni, può arrivare a costare il doppio del solito per via del fatto che a qualsiasi ora del giorno si rischia di rimanere impantanati nel traffico tra via Vittorio Emanuele e via XX settembre. «Capiamo la chiusura al traffico nelle ore in cui le auto da corsa rientrano da una prova o si muovono per andare a farne un’altra – insistono i tassisti – ma davvero non ci è chiaro che senso ha renderci la vita impossibile nel resto della giornata».

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