La Nuova Sardegna

Alghero

Il maltempo blocca le barche della piccola pesca

di Nadia Cossu
Il maltempo blocca le barche della piccola pesca

ALGHERO. Per la piccola pesca della costa Nord Occidentale della Sardegna, la stagione di caccia all'aragosta è decisamente cominciata male. Dal mese di marzo e fino a oggi, la marineria locale è...

14 giugno 2018
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ALGHERO. Per la piccola pesca della costa Nord Occidentale della Sardegna, la stagione di caccia all'aragosta è decisamente cominciata male. Dal mese di marzo e fino a oggi, la marineria locale è potuta uscire in mare soltanto poco più di una ventina di volte. Decisamente poco in quasi tre mesi e mezzo. A determinare questa sorta di prolungato fermo biologico sono state le avverse condizioni meteo marine che hanno tenuto la flotta della piccola pesca agli ormeggi. Inoltre nelle ultime ore le previsioni hanno annunciato l'arrivo del maestrale e almeno fino a domenica la situazione non cambierà. La preoccupazione dei pescatori è rappresentata dal presidente del Consorzio di Pesca Banchina Millelire, Giovanni Delrio. «Abbiamo chiesto ai rappresentanti istituzionali della Regione – dice – una proroga dei termini di pesca almeno per tutto il mese di settembre (la pesca all'aragosta si conclude il 30 di agosto e il divieto si protrarrà fino al mese di marzo successivo) in modo da poter recuperare almeno parzialmente le tante giornate di lavoro perse». Il rappresentante del pescatori segnala di aver avuto un incontro con il consigliere regionale algherese Raimondo Cacciotto al quale sono state illustrate le dinamiche di questa stagione decisamente problematica a causa del maltempo. «L’onorevole Cacciotto – aggiunge Delrio – ha ben compreso le nostre ragioni e ha preso impegno di sensibilizzare ulteriormente l’assessore Caria sulla nostra situazione che, oggettivamente, risulta più penalizzata rispetto alle altre marinerie della Sardegna».

Da ricordare che la normativa nazionale consente tale tipo di pesca fino a tutto il mese di dicembre. La richiesta di protrarre di almeno un mese la pesca dell’aragosta è stimolata anche da una ragione di tipo pratico: a settembre infatti la stagione turistica sulla Riviera del Corallo è in piena evoluzione ed è quindi ancora forte la domanda del prodotto principe dei mari del golfo catalano. Che curiosamente viene sostituito da crostacei pescati nel mare della Sicilia, della Tunisia o addirittura dalla lontana Cuba. (g.o.)



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