La Nuova Sardegna

Alghero

Il mercato ittico si apre ai prodotti della terra

di Gian Mario Sias
Il mercato ittico si apre ai prodotti della terra

Filiera corta e vendita diretta delle eccellenze locali nel progetto del Comune Determinante la collaborazione delle associazioni di categoria e dei pescatori

17 giugno 2018
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ALGHERO. Al porto di Alghero attracca il “Farmer Market”. La modernissima struttura che ospita il mercato del primo pescato diventerà a breve il primissimo presidio per la promozione della filiera corta come arma per incentivare la commercializzazione delle eccellenze della Riviera del corallo, dei suoi mari e della sua vastissima area rurale. Frutta, verdura, ortaggi e altri prodotti delle campagne algheresi integreranno l’attività di vendita del pescato. Tutto questo sarà possibile grazie a un progetto pilota che per ora durerà sei mesi, da luglio a dicembre. Nelle intenzioni del Comune e del settore Attività produttive, l’idea è proprio quella di partire dall’estate, dalla presenza di una popolazione praticamente triplicata e dal passaggio in terra catalana di moltissimi turisti per introdurre nel mercato ittico per la prima vendita del pescato ulteriori attività, che si considerano connesse e complementari a quelle storiche e che anzi aiuti a rilanciare e valorizzare l’attività degli operatori e i loro prodotti, frutto della filiera locale della pesca. Con questa iniziativa prende decisamente corpo il progetto dichiarato dall’assessora comunale di riferimento, Ornella Piras, sin dal suo insediamento: rendere i mercati cittadini dei luoghi vivi, in cui il territorio e i suoi prodotti siano rappresentati e promossi attraverso l’integrazione di differenti opzioni commerciali, dalla carne al pesce, dai prodotti agricoli a quelli da forno, fino ad arrivare a olio, conserve e vini. L’idea di promuovere la filiera corta e la vendita diretta è stata elaborata e muove i suoi passi grazie alla collaborazione delle associazioni di categoria cui fanno capo i produttori agricoli e gli operatori del mercato ittico dell’area portuale. Al di là di quelle strettamente economiche, si perseguono anche finalità culturali, perché il lavoro fatto sin qui punta a favorire la conoscenza, la valorizzazione e la divulgazione della cucina di mare algherese e sarda. Questo avverrà grazie all’alleanza di categorie complementari, come i produttori a chilometro zero del territorio. Protagonisti della rivoluzione saranno le associazioni e i consorzi dei produttori che organizzano e gestiscono mercati collettivi di vendita diretta dei prodotti agricoli e ittici in Sardegna, purché in regola con le normative fiscali e sanitarie in materia di vendita diretta. Gli interessati dovranno far domanda entro le 12 del 28 giugno. Avranno uno spazio di sessanta metri quadri. «L’iniziativa rientra nel più ampio impegno dell’amministrazione per valorizzare e rilanciare il ruolo centrale della piccola pesca algherese», sottolinea Ornella Piras. «Vanno in questa direzione anche i fondi reperiti per l’efficientamento energetico del mercato portuale – aggiunge – e per infrastrutturare i moli destinati ai pescatori».

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