La Nuova Sardegna

Alghero

Testata al cliente, due anni al buttafuori con la divisa

di Nadia Cossu
Testata al cliente, due anni al buttafuori con la divisa

Condannato per lesioni un carabiniere che lavorava nella discoteca La Siesta Nel 2008 ferì un militare della Marina che riportò anche la frattura del naso

22 giugno 2018
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ALGHERO. Condannato a due anni di reclusione (pena sospesa) per una testata in pieno volto che, nel 2008, fece stramazzare al suolo un cliente della discoteca La Siesta di Alghero.

È questa la sentenza che chiude il processo di primo grado a dieci anni dai fatti. Era il 7 luglio e Alessio Solinas, carabiniere di Sassari residente nel Napoletano (oggi 50enne), lavorava come buttafuori in una delle discoteche più in voga della riviera del corallo, sulla strada per Villanova Monteleone. Notti d’estate, un po’ più di alcol nel sangue e un cliente forse troppo “fastidioso” che, stando alla ricostruzione degli investigatori, aveva scatenato la reazione del buttafuori. Solinas lo aveva colpito con una testata in pieno volto e con un calcio al costato, aggressione che aveva provocato alla vittima «la frattura delle ossa nasali e una contusione costale sinistra». La vittima era un militare della Marina, Stefano Piras (oggi 38enne). Durante le indagini successive all’episodio la Procura aveva indagato per minacce e favoreggiamento anche un collega di Solinas – Maurizio Pilo, 43 anni, buttafuori nella stessa discoteca – che si era rivolto al cliente ferito dicendogli: «Se non te ne vai ti faccio anche l’altra parte». Sempre Pilo, sentito dagli inquirenti a sommarie informazioni, aveva «negato di essere stato presente ai fatti» e aveva aggiunto «di non essere in grado di precisare se Solinas si occupasse del servizio di sicurezza a La Siesta». Dagli atti era però emerso che Pilo «era addirittura intervenuto per allontanare l’aggressore Solinas dalla persona offesa Piras». I due buttafuori «si erano adoperati insieme – scriveva la Procura – all’ingresso del locale per tutta la nottata per selezionare la clientela e per il servizio di vigilanza». Per questo motivo Maurizio Pilo era finito a giudizio per favoreggiamento ma il reato si è prescritto e quindi la sua vicenda processuale si è chiusa.

Non altrettanto si può dire per Alessio Solinas che ieri il giudice Salvatore Marinaro ha condannato a due anni. Stefano Piras – che in seguito alla frattura scomposta del naso fu sottoposto anche a un intervento chirurgico – nel processo si è costituito parte civile con gli avvocati Claudio Mastandrea e Salvatore Dettori.

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