La Nuova Sardegna

Alghero

Lazzaretto, il bar è abusivo: la Forestale mette i sigilli

Gian Mario Sias
Lazzaretto, il bar è abusivo: la Forestale mette i sigilli

Il chiosco sulla spiaggia era già stato messo sotto sequestro l’estate 2017. Il titolare della licenza avrebbe falsificato la Duap depositata in Comune 

11 luglio 2018
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ALGHERO. A distanza di un anno tornano i sigilli al Lazzaretto. Ieri mattina gli uomini del corpo forestale di Alghero hanno messo sotto sequestro il chiosco bar “da Gavino”. A imporre l’interruzione dell’attività in piena stagione turistica sarebbero alcune irregolarità di cui sono accusati il gestore del bar e i tecnici che l’hanno supportato nel disbrigo delle pratiche amministrative attraverso cui si è arrivati all’attuale conformazione del punto di ristoro, che si trova proprio nel bel mezzo di una delle spiagge più amate dagli algheresi e più apprezzate dai turisti. Per ironia della sorte, i nodi sono venuti al pettine della Procura di Sassari proprio in estate, esattamente come era capitato un anno fa. «Senza le prescritte autorizzazioni e comunque a seguito di procedimenti amministrativi illegittimi demoliva e riposizionava in area di sedime differente da quella originaria una struttura permanente chiusa, consistente in un chiosco bar a pianta pentagonale realizzata in legno, priva di qualsiasi caratteristica temporale di amovibilità».

È la principale accusa per cui Gavino Pietro Solinas, 70 anni, rappresentante legale della omonima ditta individuale che gestisce il chiosco bar “da Gavino” è stato iscritto nel registro degli indagati dal sostituto procuratore di Sassari, Giovanni Porcheddu. Con lui sono indagati anche Gian Pietro Contu, 72 anni, e Laura Contu, 30 anni. Il primo è finito nei guai perché, in concorso con Solinas, «il Solinas in qualità di firmatario e il Contu in qualità di tecnico incaricato dichiarante, attestavano falsamente nella Duap depositata al Comune di Alghero che l’intervento dei lavori non era interno a siti di importanza comunitaria e zone di protezione speciale», come recita il provvedimento del magistrato a proposito della Dichiarazione unica presentata il 5 febbraio 2015. Analoga accusa per Solinas e Laura Contu è mossa in riferimento alla Duap ripresentata il 1° marzo 2017.

Il 10 giugno del 2017, secondo quanto disposto dal gip di Sassari, gli uomini della forestale avevano sequestrato la struttura perché il titolare era venuto meno all’obbligo di smontarlo durante l’inverno per rimontarlo nei mesi in cui è autorizzato a svolgere l’attività di somministrazione. In pratica, il fatto che quella struttura fosse rimasta in piedi tutto l’anno era stata considerata un abuso. In questo caso la faccenda sempre decisamente più complicata.
 

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