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All’anagrafe

Due madri, una bimba: a Quartu il primo atto di nascita omogenitoriale

di Ilenia Mura
Due madri, una bimba: a Quartu il primo atto di nascita omogenitoriale

Per il sindaco Graziano Milia si tratta di «un passo avanti verso una società più inclusiva»

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Quartu Sant’Elena Due mamme, una bimba: la città di Quartu registra il primo atto di nascita omogenitoriale in Sardegna. Michele-Ange Marie Therese Castaldi, una delle due madri della neonata che avrà la piena garanzia della tutela legale, ha sottolineato l’importanza di questo riconoscimento: «È una soddisfazione, ma soprattutto una tutela e una certezza per nostra figlia. Prima c’era un genitore fantasma, oggi c’è un figlio che ha gli stessi diritti degli altri».

In seguito alla recente sentenza della Corte Costituzionale questo è dunque il primo caso in Sardegna. Per il sindaco Graziano Milia si tratta di «un passo avanti verso una società più inclusiva». Il Comune di Quartu Sant’Elena celebra così questo momento come un segnale di progresso e ribadisce il proprio impegno nel garantire uguaglianza e rispetto per tutte le famiglie, promuovendo un futuro in cui ogni bambino possa crescere con le stesse tutele e opportunità. “Lei ha lo stesso mio nome”, dice Michele-Ange Castaldi. Aggiungendo una postilla riflessiva: «I percorsi non vanno banalizzati. Avere un figlio non deve essere un capriccio, cosa che varrebbe anche per gli eterosessuali sebbene non venga mai sottolineato. Per noi questa intenzione c'era, lo volevamo fortemente. Per i genitori omosessuali bisognerebbe fare gli stessi percorsi che fanno le coppie eterosessuali con la fecondazione assistita. Il rischio è che altrimenti si vada all'estero dove avere un bambino è molto più facile». Martina Riva ha aggiunto: «Il passo successivo sarà sposarci, per consolidare ulteriormente la nostra famiglia».

Un evento che per l’amministrazione segna un passo significativo verso l’uguaglianza e il riconoscimento dei diritti di tutte le famiglie: l’atto di nascita della piccola Michelle-Ange Riva Castaldi, nata il 26 giugno 2025, figlia di Michele-Ange Marie Therese Castaldi e Martina Riva è stato registrato all’anagrafe il 3 luglio 2025.

Un importante risultato reso possibile grazie alla sentenza della Corte Costituzionale n. 68 del 2025, che ha dichiarato incostituzionale l’articolo 8 della legge 40/2004, consentendo la registrazione di entrambi i genitori dello stesso sesso negli atti di nascita. Un traguardo che garantisce piena tutela legale alla bambina e riconosce contestualmente il diritto di ogni famiglia di essere considerata tale, indipendentemente dalla sua composizione.

«Questo atto rappresenta un momento di grande valore per la nostra comunità», dichiara il Graziano Milia, che nell’occasione ha voluto regalare alle neomamme una spilla coi Quattro Mori incorniciata dal verde, che con il campo bianco riprende i colori della bandiera quartese: «Siamo orgogliosi di essere il primo Comune in Sardegna a registrare un atto di nascita omogenitoriale, un passo avanti verso una società più inclusiva, in cui l’amore e la responsabilità genitoriale sono i veri pilastri della famiglia. Il nostro impegno è quello di continuare a promuovere i diritti e le tutele per tutti i cittadini, come abbiamo fatto fin dal primo giorno di mandato con l’istituzione di un apposito assessorato».

Soddisfatta, ed emozionata, anche l’assessora comunale alle Politiche di Genere e ai Diritti LGBT Cinzia Carta: «La registrazione di oggi è un gesto che ha il valore concreto di un atto amministrativo, ma anche quello simbolico di un nuovo step verso il pieno riconoscimento dei diritti di tutte le famiglie. È una giornata importante, non solo per Quartu, perché afferma un principio fondamentale: ogni bambina e ogni bambino hanno il diritto di essere riconosciuti, tutelati e accolti nella loro unicità, a prescindere dalla composizione del proprio nucleo familiare». 

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