La Nuova Sardegna

Alghero

via libera all’impianto 

Campo di basket “Fertuzzi” arriva l’ok del consiglio comunale

Campo di basket “Fertuzzi” arriva l’ok del consiglio comunale

ALGHERO. Non sarà nel cortile della scuola elementare di via Giovanni XXIII, ma non sarà neanche troppo lontano da lì. E se sarà un po’ più in là pazienza, perché la notizia è che, finalmente, il...

17 agosto 2018
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ALGHERO. Non sarà nel cortile della scuola elementare di via Giovanni XXIII, ma non sarà neanche troppo lontano da lì. E se sarà un po’ più in là pazienza, perché la notizia è che, finalmente, il campo di basket modello playground americano si farà. Il sogno della famiglia Fertuzzi finalmente si avvera.

L’ha deciso il consiglio comunale nell’ultima seduta. Accogliendo all’unanimità l’ennesima richiesta di Marina Millanta, ex cestista, dirigente sportiva, consigliera comunale del Partito dei sardi, l’aula ha dato mandato alla giunta Bruno di individuare al più presto l’area in cui sarà realizzata la struttura che i genitori di Simone Fertuzzi intendono regalare ad Alghero. L’idea di realizzare quel campo è la loro, così come saranno loro i finanziamenti necessari per costruirlo e donarlo alla città che aveva adottato e visto crescere il loro figlio Simone, morto troppo giovane in un incidente stradale nella provincia laziale, dove era tornato a vivere insieme ai familiari, ma senza mai abbandonare Alghero, dove è cresciuto e dove aveva scoperto l’amore per la palla a spicchi.

Per una serie di contrattempi che possono essere tranquillamente archiviati nella categoria “fraintendimenti”, quel campo che i Fertuzzi si erano detti pronti a realizzare già da parecchio tempo in memoria del figlio non è stato ancora costruito, nonostante ci fossero gli atti amministrativi e anche una precisa volontà politica che aveva dato il via libera all’operazione.

«Finalmente il consiglio comunale si è espresso», dice Marina Millanta, senza nascondere la sua soddisfazione per questo traguardo che finalmente viene raggiunto. «Sarà un dono per chiunque ami il basket – aggiunge – e sarà intitolato a Simone». L’ultimo pensiero è proprio per lui. «Ci siamo Simone, ovunque tu sia ora si brinda». (g.m.s.)

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