La Nuova Sardegna

ALGHERO. C'è attesa per l’avvio degli interventi di bonifica dell’area dell’Arenosu a Fertilia, sede per oltre 20 anni del campo nomadi sgomberato nel 2015. Attesa perché secondo gli studi e gli approfondimenti dei tecnici l’intera area presenta situazioni di inquinamento che riguardano anche il sottosuolo. Si dovranno quindi eseguire anche carotaggi per individuare il tipo di inquinamento e i livelli di tossicità. Lo spazio, al momento, è stato recintato adeguatamente in modo da impedire ulteriori scarichi di rifiuti. Problema, quello della rimozione dell’esistente, che deve essere ancora affrontato prima di dare corso alla bonifica vera e propria.

All’interno del sito infatti si trovano ancora consistenti quantitativi di ogni tipo di materiale da rimuovere e conferire in discarica. Resta il problema dei rifiuti tossici in superficie che avrà necessità di procedure speciali, alternative a quelle ordinarie.

Recentemente la giunta regionale ha assegnato un milione di euro alla amministrazione comunale per procedere agli interventi di ripristino delle minime condizioni ambientali. Somma piuttosto importante che l’ente locale potrà gestire direttamente. È quindi possibile che a settembre partano bandi e progettualità per procedere al reale recupero di uno spazio di assoluto valore ambientale. A questo proposito non è secondario il fatto che il terreno in questione è confinante con lo stagno del Calich, altra ricchezza ambientale peraltro non valorizzata. Va ricordato che lo sgombero della pineta dell’Arenosu è stato perfezionato dalla amministrazione in carica che è riuscita a collocare le famiglie dei Rom in abitazioni civili utilizzando finanziamenti europei destinati allo scopo. (g.o.)