La Nuova Sardegna

Alghero

Pochi anestesisti al Marino Fuori uso la Tac del civile

di Gian Mario Sias
Pochi anestesisti al Marino Fuori uso la Tac del civile

Proteste e disagi dei pazienti: interventi rimandati per mancanza di medici Ma per l’Ats è tutto a posto e il tomografo è già stato riparato e in funzione

12 settembre 2018
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ALGHERO. «Un intervento in artroscopia per un problema al menisco? Non prima di ottobre, al momento non ci sono anestesisti disponibili». È l’incredibile risposta che si è sentito dare un uomo che da oltre due mesi sta vivendo un’odissea per un problema fisico di pochissimo conto e di facile soluzione, grazie a un intervento di routine in qualsiasi ospedale del mondo. Ma non all’ospedale marino: stando alla sua denuncia, il problema ormai cronico di cui si sono occupati la politica, i vertici del sistema sanitario e chi più ne ha più e metta, resta.

«Sono un autista, e questo contrattempo mi sta creando non pochi disagi, mi sono fatto male il 20 luglio e dovuto protrarre la malattia per oltre due mesi, perché così non posso lavorare», spiega l’infortunato, che vive in un paese vicino ad Alghero, all’interno del distretto sanitario di cui la Riviera del corallo è epicentro. «Ho fatto tutti gli esami e i controlli in preparazione di un intervento che poi ho scoperto di non poter affrontare qui, almeno per tutto settembre, perché non ci sono anestesisti disponibili», racconta, riferendo direttamente quello che gli hanno spiegato gli operatori sanitari. «Alla fine ho mandato mia moglie a ritirare la cartella clinica e mi sono rivolto a uno specialista di Sassari – spiega – andrò nel suo studio privato e lui farà tutto ciò che serve per operarmi prima possibile nell’ospedale in cui lavora, a Sassari».

Se l’ospedale marino piange, il civile non ride. «Da una decina di giorni è fuori uso la Tac dell’ospedale di Alghero», denuncia un altro utente. «Ci hanno spiegato che al momento non ci sono le risorse necessarie per la sua riparazione», è il racconto, tra la rabbia e lo sgomento, che a lungo andare rimbalza anche sui social, facendo montare un’ondata collettiva di indignazione. «Chi ha bisogno deve andare a Sassari o a Ozieri – commenta l’autore della denuncia pubblica – davvero siamo alla frutta». L’elenco delle doglianze che gli algheresi e gli altri utenti degli ospedali cittadini affidano alla rete è molto più lungo, ed è certificato dall’assenso silenzioso e prudente di numerosi operatori del civile e del marino, costretti in molti casi a fare i conti con quotidiane condizioni di frontiera e di emergenza anche di fronte a problemi di ordinaria gestione.

La spiegazione fornita dai vertici del sistema sanitario regionale e territoriale, tuttavia, è completamente diversa. «Nonostante l’ormai nota carenza di medici anestesisti sia a livello nazionale sia a livello regionale, l’Ats Sardegna – Assl Sassari garantisce trenta ore settimanali di attività chirurgica ortopedica nell’ospedale marino di Alghero», è la versione fornita in risposta alle lamentele. «Per una corretta erogazione del servizio, è garantita nelle sale operatorie la presenza quotidiana di tre medici anestesisti», è la precisazione. Non solo. «All’ospedale marino di Alghero l’attività chirurgica comprende, oltre all’ortopedia, anche l’oculistica, l’otorinolaringoiatria e l’urologia», sottolineano Ats Sardegna e Assl Sassari. Quanto ai problemi della Tac, l’azienda sanitaria chiarisce. «Da lunedì pomeriggio la Tac dell’ospedale civile di Alghero ha ripreso a funzionare dopo due giorni di stop», è l’affermazione che nega che il disservizio si protragga da dieci giorni. «Venerdì pomeriggio i tecnici specializzati sono stati contattati per sostituire una componente meccanica – aggiungono – l’intervento si è concluso lunedì mattina con esito positivo».

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