La Nuova Sardegna

Alghero

Alghero, pratiche a tempo di record: 8 indagati per corruzione

di Nadia Cossu
Alghero, pratiche a tempo di record: 8 indagati per corruzione

Lavori gratis in casa in cambio di favori: coinvolti un ingegnere e 2 costruttori 

23 settembre 2018
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ALGHERO. Un ingegnere del Comune che avrebbe accelerato pratiche di rilascio di concessioni edilizie a favore di due costruttori che in cambio gli avrebbero ristrutturato casa gratuitamente. E sempre lo stesso professionista avrebbe suggerito ad alcune persone di rivolgersi – per regolarizzare le pratiche presentate nell’ufficio tecnico comunale dove lui lavorava – a un architetto in particolare, ossia una donna di 50 anni che all’epoca era la sua compagna e convivente. E lui avrebbe intascato l’onorario per quelle prestazioni professionali.

Gli indagati. Sono in tutto otto le persone finite nel registro degli indagati accusate, a vario titolo, di corruzione, abuso d’ufficio e induzione indebita a dare o promettere utilità con il vincolo della continuazione. Si tratta di Vincenzo Sanna, 55 anni, ingegnere e istruttore tecnico nel settore edilizia privata dell’ufficio tecnico comunale, Bachisio Camboni, 72 anni, imprenditore edile così come Antonio Camerada, di 49 anni. E poi Margherita Giuliana Burla, pensionata di 72 anni, Costantino Achenza, 73enne, amministratore unico de «La Fazenda», un locale per ricevimenti a Tanca Farrà, alle porte di Alghero, Mario Pio Baldino, meccanico di 64 anni, Mario Chessa, 70 anni, pensionato, Salvatore Pinna, sessantenne, titolare dell’impresa “Paradise” che gestisce l’area di sosta dei camper alle Bombarde. Nei giorni scorsi è stato notificato agli interessati l’avviso di conclusione delle indagini preliminari svolte dai carabinieri del Noe, al comando del tenente colonnello Giorgio Sanna.

L’inchiesta. Al centro dell’inchiesta un modus operandi che, secondo la Procura, avrebbe condizionato la gestione delle procedure amministrative relative alle pratiche di edilizia privata che venivano presentate nell’ufficio tecnico del Comune di Alghero. Nel senso che in alcuni casi sarebbe stata data massima priorità, da parte di Sanna, alle richieste di concessione edilizia dei due costruttori Camboni e Camerada. A discapito di altre pratiche che sarebbero state accantonate nonostante fossero giacenti da più tempo nell’ufficio. Il tutto, sempre secondo la magistratura, in cambio di «manodopera fornita, a titolo gratuito, per i lavori di ampliamento e ammodernamento dell’abitazione in uso a Vincenzo Sanna».

Il modus operandi. Stando alle accuse, l’ingegnere – in riferimento a un edificio costruito da Camboni in viale Tramontana, ad Alghero – avrebbe predisposto «il piano di manutenzione relativo all’immobile fornendo dettagli e consigli sul da farsi. Prometteva a Camboni di sistemare la pratica edilizia redigendo, sino a tarda sera, al computer di proprietà dell’amministrazione comunale, documenti relativi al collaudo statico dello stesso immobile e richiedeva telefonicamente la collaborazione di un suo collega d’ufficio per l’invio della documentazione al Genio Civile» che sarebbe servita a ottenere il nulla osta. Sanna, secondo la Procura della Repubblica, «prometteva al costruttore di sollecitare il collega d’ufficio – che stava predisponendo la proposta di provvedimento inerente la pratica dell’imprenditore – per la successiva verifica del dirigente e la redazione del provvedimento finale da parte dell’istruttore amministrativo». Fatti che sarebbero accaduti tra luglio del 2016 e maggio dello scorso anno.

Favori e contropartite. Per quanto riguarda l’ipotesi di corruzione in concorso con l’altro costruttore Antonio Camerada, il magistrato Carunchio ipotizza che Sanna si fosse reso subito disponibile «a controllare le pratiche edilizie che interessavano l’imprenditore per la verifica della data della conferenza di servizi, per controllare e verificare l’iter, il caricamento all’interno del portale, le varie integrazioni, discutendo con i colleghi d’ufficio, quando sussistevano motivi insormontabili per il rilascio di parere positivo alle stesse pratiche». E anche in questo caso la “contropartita” sarebbero stati i lavori gratuiti a casa di Sanna. Quest’ultimo «in particolare interveniva all’interno del suo ufficio affinché la conferenza di servizi per una pratica edilizia che interessava Camerada, venisse indetta in 45 giorni anziché in 60; prometteva al costruttore di sollecitare il collega d’ufficio perché completasse l’iter amministrativo della pratica; esprimeva parere su una pratica edilizia bypassando l’istruttore amministrativo che avrebbe dovuto gestire e trasmettere la stessa e, in via non ufficiale, comunicava al costruttore che c’era stato un calcolo sbagliato degli oneri, ma che avrebbe apposto parere favorevole».

Abuso d’ufficio. A Vincenzo Sanna è contestato anche l’abuso d’ufficio «per essersi interessato attivamente su intermediazione di Camerada» a una pratica relativa alla realizzazione della griglieria del Calick – per la quale erano sorti problemi – «allertando il titolare circa possibili controlli amministrativi e facendogli capire che stava cercando soluzioni per risolvere il problema».

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