La Nuova Sardegna

Alghero

Servizi sociali senza una sede: «No al Quarter»

di Gian Mario Sias

I locali sarebbero inadeguati e privi di sicurezza. I sindacati: prima i lavori necessari, poi il trasloco

04 ottobre 2018
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ALGHERO. «No al trasferimento al Quarter». Ma non per partito preso o per puntiglia. Semplicemente «no al trasferimento in quei locali se prima non si procede all’esecuzione dei lavori necessari a garantire la sicurezza nel luogo di lavoro». È la netta presa di posizione verificata e accertata dal segretario generale della Cisl Fp di Sassari, Armando Ruzzetto, al termine dell’assemblea tenuta dai lavoratori lunedì scorso.

Si tratta dei dipendenti del settore Servizi sociali: esattamente come gli anziani ospiti del Centro residenziale, in seguito alla dichiarazione di inagibilità della struttura di viale della Resistenza, che ospitava anche i loro uffici, sono rimasti “senza fissa dimora”. Con una lettera inviata il giorno stesso al sindaco di Alghero, Mario Bruno, al segretario generale, Luca Canessa, e al dirigente del settore Servizi sociali, Pietro Nurra, il rappresentante sindacale ha ribadito le condizioni necessarie per accettare quel trasloco e ha indicato il da farsi in attesa che il trasferimento in largo San Francesco si possa completare. Come spiega lo stesso Ruzzetto, «all’assemblea ha partecipato oltre la metà dei lavoratori». Un record, dato il timore di molti a esporsi e ad andare contro l’amministrazione. In ogni caso, i presenti non hanno avuto alcun dubbio: il no al trasferimento negli atelier prima di un adeguato restyling, anche per rispetto delle ovvie ragioni di riservatezza a tutela degli utenti, è stato unanime. «L’assemblea dei lavoratori chiede che si facciano i lavori già promessi e chiede nel frattempo che i dipendenti siano trasferiti a Sant’Anna», dichiara ancora il segretario della Funzione Pubblica della Cisl di Sassari. Secondo lui e, soprattutto, secondo i diretti interessati, «quella struttura comunale dispone di spazi utilizzabili più che sufficienti». Per intenderci, è ancora vuota tutta la parte lasciata libera dal sindaco e dal suo staff, ma anche dalla segreteria generale e da alcuni assessori, dopo il trasloco in centro, nell’ex Azienda autonoma di Soggiorno e Turismo di Porta Terra. Al di là delle ragioni di sicurezza e di incolumità dei futuri “inquilini”, rispetto alle quali gli atelier e gli altri spazi che dovrebbero essere occupati dai dipendenti comunali sarebbero gravemente insufficienti, i lavoratori rimarcano un altro aspetto fondamentale. «L’assemblea sottolinea l’esigenza che l’amministrazione curi in via prioritaria l’organizzazione degli uffici in maniera da consentire la fruizione dei servizi da parte dell’utenza in condizioni agevoli e nel rispetto delle norme sulla privacy». Affermando in conclusione di condividere e sostenere le ragioni dei lavoratori, Ruzzetto ricorda a nome dell’organizzazione sindacale di cui è dirigente che «la posizione dei lavoratori era stata già resa nota sia per iscritto che in sede di contrattazione integrativa». A questo punto, conclude il sindacalista, non resta che aspettare. «Le istanze dei lavoratori – dice – trovino subito un favorevole accoglimento».

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