La Nuova Sardegna

Alghero

Mario Bruno: «Giorgetti ascolti le ragioni del territorio»

di Gian Mario Sias
Mario Bruno: «Giorgetti ascolti le ragioni del territorio»

Sulla “4 corsie” appello del sindaco di Alghero al sottosegretario alla presidenza del Consiglio. E anche Ganau firma per il referendum

24 novembre 2018
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ALGHERO. «Onorevole Giorgetti, ci riceva presto e ascolti le ragioni del territorio». L’appello scritto che il sindaco di Alghero, Mario Bruno, rivolge al sottosegretario alla presidenza del consiglio, Giancarlo Giorgetti, è tutto qui. Scrivendogli anche e soprattutto in quanto segretario generale del Cipe, il sindaco fa un bel ripasso, ricordandogli che «il Nord Sardegna attende da decenni la realizzazione e la conclusione di lavori avviati per l’efficientamento della rete infrastrutturale». Nel caso della Sassari-Alghero, «mancano pochi chilometri per finire una strada progettata negli anni Ottanta con 6 miliardi e 800 milioni di lire finanziati dalla Regione – spiega Bruno – per una strada a quattro corsie con spartitraffico centrale, suddivisa in due tronchi». Il primo da Sassari al bivio per Olmedo, l’altro da lì all’aeroporto. «Il primo tronco viene progettato e approvato negli anni Novanta e viene realizzato e aperto al traffico nel 2002 – stringe il sindaco – l’altro si articola in tre lotti a quattro corsie più il quarto per collegare l’aerostazione». In questo caso, precisa Bruno, «il progetto viene sottoposto a Via, con esito positivo, nel 2003, e nel 2005 il ministero delle Infrastrutture ne dichiara la compatibilità urbanistica».

Risultato, «i lotti 2 e 3 vengono completati e aperti al traffico nel 2013», prosegue la cronistoria. «Tra il 2014 e il 2015 si stanziano 125 milioni di euro per completare la strada – aggiunge – e dopo l’adozione nel 2013 del Pai e del Piano stralcio per le fasce fluviali vengono apportate le dovute modifiche al progetto per mitigare gli impatti ambientali». Tornando ai giorni nostri, «il 15 novembre in commissione Via due autorevoli tecnici dei ministeriali hanno espresso una posizione che potrebbe rappresentare grave impedimento all’ultimazione della strada a quattro corsie fino ad Alghero – è l’allarme – nonostante i ripetuti chiarimenti degli assessorati regionali, si ritiene che rappresenti una nuova strada quando è la fine di un’infrastruttura già programmata, progettata, autorizzata e quasi del tutto realizzata». Ergo, non può ora essere assoggettata alle prescrizioni del Ppr. «Chiedo un incontro coi sindaci della Rete metropolitana del Nord Sardegna, che condividono la posizione di Regione e Comune di Alghero, per rappresentarle le forti preoccupazioni della popolazione». All’appello si unisce anche il presidente del consiglio regionale, Gianfranco Ganau. «È una battaglia del territorio per il diritto alla mobilità, ai trasporti e ai collegamenti rapidi», ha detto ieri mentre firmava a sostegno del referendum consultivo promosso da Mario Bruno. Accolto nel presidio dal consigliere regionale del Pd, Raimondo Cacciotto, dalla vicesindaca Gabriella Esposito e dal consigliere dem Enrico Daga, Ganau ha ribadito che «sarebbe uno scippo ai danni del territorio».

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