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Il centrosinistra a Marco Tedde: «Non siamo giustizialisti manettari»

Il centrosinistra a Marco Tedde: «Non siamo giustizialisti manettari»

ALGHERO. Non accenna a placarsi lo scontro fra opposizione e (apparentemente) una parte della maggioranza dopo la nomina di Andrea Delogu alla carica di presidente della Fondazione Alghero. Una...

10 novembre 2019
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ALGHERO. Non accenna a placarsi lo scontro fra opposizione e (apparentemente) una parte della maggioranza dopo la nomina di Andrea Delogu alla carica di presidente della Fondazione Alghero. Una polemica alimentata, secondo i gruppi di minoranza, dalle critiche del Partito sardo d’Azione e dalla tiepida difesa degli altri alleati del centrodestra.

E così l’opposizione «al contrario di quanto sostiene uno striminzito gruppo in seno alla maggioranza che ci accusa di “rigurgiti di giustizialismo manettaro”, auguriamo al dottor Delogu di poter ribaltare in sede di appello tutte le accuse».

Ma l’opposizione va oltre e non risparmia più di una stoccata all’ex sindaco Marco Tedde che «pensa di poter muovere l’alfiere o il cavallo di turno a discapito di chiunque gli stia intorno», anche a discapito del sindaco Mario Conoci. «A discapito dello stesso partito del sindaco, il Psd’Az, che per primo ha manifestato forti dubbi di opportunità – aggiunge lo schieramento di centrosinistra –. A discapito dei restanti consiglieri di maggioranza che, imbarazzati quanto noi, oggi devono difendersi da critiche che vengono rivolte da parte di quei cittadini che chiedono lumi su tale scelta; a discapito dello stesso dottor Delogu che, siamo sicuri, avrebbe evitato volentieri le luci della ribalta in un momento della sua vita che siamo sicuri non essere dei più semplici».

E allora, aggiunge l’opposizione, «ricollegandoci ad un periodo storico citato nel comunicato dagli “uomini” dell’ex, vorremmo ricordare a qualcuno che sarà pur vero che è dalla caduta del fascismo che “la presunzione di innocenza è consacrata nella nostra Costituzione”, ma è anche vero che è dallo stesso periodo storico che in Italia non esiste più la dittatura. Questo è il motivo per cui chiediamo, per rispetto verso chi è stato votato in piena democrazia, di evitare di condizionare il proseguo della legislatura a discapito di chi come l'attuale sindaco, come i restanti consiglieri di maggioranza, meritano rispetto per il ruolo che ricoprono».



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