La Nuova Sardegna

Alghero

Di Gangi: «Un Cap d’Any degno del blasone»

Di Gangi: «Un Cap d’Any degno del blasone»

Lotta contro il tempo dell’assessore al Turismo per trovare un artista di richiamo per i più giovani

20 novembre 2019
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ALGHERO. «Alghero ha inventato il Capodanno in Sardegna e non rinuncia alla sua storia». Parola di Marco Di Gangi, assessore comunale del Turismo e della Cultura. Nella Riviera del corallo, dove il Cap d’Any è un appuntamento storico e un punto di riferimento per le politiche di destagionalizzazione turistica, si lavora per mettere in piedi uno spettacolo degno del blasone dell’evento.

«Due fattori non giocano a nostro favore», spiega Di Gangi. «Da un lato il pochissimo tempo a disposizione, tra l’insediamento dell’amministrazione comunale e il cambio al vertice della Fondazione Alghero – prosegue l’assessore – dall’altro la scarsa disponibilità di risorse finanziarie che ci siamo ritrovati».

Quanto ai tempi: l’amministrazione guidata dal sindaco Mario Conoci si è insediata in luglio, mentre il nuovo cda della Fondazione, braccio operativo del Comune per la gestione del sistema museale e del patrimonio ambientale, artistico e culturale, per l’organizzazione degli eventi e per la promozione turistica, è stato nominato il 31 ottobre.

Parlando di soldi: rispetto alla scorsa edizione di “Mès que un mès”, contenitore di appuntamenti che va dall’Immacolata all’Epifania e che nel 2018 è costato più o meno mezzo milione di euro, nelle casse della Fondazione Alghero ci sarebbe al massimo un quinto di quella cifra da investire nel Capodanno e nel calendario di contorno, che durerà certamente meno.

«Col presidente Andrea Delogu e i consiglieri Stefania Salvatore e Pierpaolo Carta siamo impegnati per individuare i protagonisti del tradizionale concertone di San Silvestro», assicura Marco Di Gangi.

Impossibile fare nomi, anche se qualcosa circola sottotraccia: si va alla ricerca di qualche personaggio che attiri spettatori anche dal resto dell’isola, soprattutto giovani, gente che ha voglia di ballare e tirare tardi. «Di certo l’evento di fine anno sarà inserito in un programma più esteso, comunque all’altezza delle attese», dice l’assessore. «In ogni caso dal 2020 vogliamo cambiare formula e ripensare il Cap d’Any – conclude – vent’anni fa siamo stati i primi a seguire questa strada, ora vogliamo rinnovarci». Sui tempi del varo del Cap d’Any interviene anche l’opposizione per bocca di Franca Carta, esponente di Per Alghero ed ex consigliera comunale. «La scelta del nuovo cda della Fondazione e le polemiche seguenti hanno distolto l’amministrazione – chiosa – ma ai turisti non interessano le beghe nel centrodestra algherese e scelgono altre mete». (g.m.s.)

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