La Nuova Sardegna

Alghero

L’energia dal moto ondoso svolta green a Porto Conte

di Gian Mario Sias
L’energia dal moto ondoso svolta green a Porto Conte

La proposta rivoluzionaria lanciata dal direttore di “Casa Gioiosa” Mariani La notizia è venuta fuori ieri al summit sulla posidonia con l’assessore Lampis

23 novembre 2019
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ALGHERO. «Un milione e mezzo per alimentare la svolta green del Parco naturale regionale di Porto Conte con l’energia prodotta dal moto ondoso». È la proposta, rivoluzionaria, lanciata dal direttore di Casa Gioiosa, Mariano Mariani. L’idea è venuta fuori pubblicamente per la prima volta ieri, nel corso dell’incontro che le istituzioni del territorio hanno avuto con l’assessore regionale dell’Ambiente, Gianni Lampis. «Alghero dispone del petrolio del futuro, che è l’energia catturabile dal moto ondoso», spiega Mariani. «Alghero è vocata per l’utilizzo di questa particolare risorsa a bassissimo impatto ambientale – afferma – addirittura è considerata l’area maggiormente favorita di tutta l’area euromediterranea». Una fortuna di cui si sa pochissimo, ma sulla quale in realtà il Parco e i suoi consulenti tecnici stanno lavorando almeno da un paio d’anni. «Abbiamo sviluppato un progetto pilota e siamo in una fase avanzata di progettazione», annuncia il direttore, presente ieri al summit di Porta Terra. Il progetto affinato potrebbe aprire nuove frontiere in tema di approvvigionamento energetico nella Riviera del corallo e in tutta l’isola. «Il geosito di Capo Caccia sarà visitabile con mezzi alimentati dall’energia prodotta così», approfondisce Mariano Mariani. Bici, auto e addirittura le navette che conducono alle Grotte di Nettuno e alla Grotta Verde, tutto “caricato” grazie al movimento delle onde. Il direttore del Parco e dell’Area marina protetta di Capo Caccia – Isola Piana ieri ha lanciato il guanto di sfida all’assessore Lampis e ai partner territoriali, incassando il loro interesse e la loro disponibilità ad approfondire l’argomento, che anche sul piano economico sembra avere enormi vantaggi rispetto ad altri sistemi di approvvigionamento di cui ultimamente si sta discutendo molto. Il confronto con gli amministratori, in realtà, era nato e si è focalizzato su argomenti oggettivamente più urgenti. «Alghero può rivestire il ruolo di osservatorio regionale sulla gestione della posidonia in Sardegna», è stata la visione di medio e lungo termine su cui Lampis, Conoci e gli altri hanno convenuto al termine dell’incontro. «La Regione è attenta al problema, ci sono le risorse e c’è la volontà di collaborare con l’amministrazione comunale», ha confermato il titolare delle politiche ambientali per il governo regionale guidato da Christian Solinas. L’assessore ha ribadito «pieno sostegno al Comune in questa fase in cui ci si avvia a gestire i cumuli stoccati a Cuguttu», e ha garantito che da Cagliari arriveranno i soldi necessari «per la fase di smaltimento e recupero della frazione sabbiosa». Soddisfatto il sindaco Conoci per «la proficua collaborazione con la Regione, di cui abbiamo un’altra conferma.

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