La Nuova Sardegna

Alghero

Step, pagamenti congelati 90 giorni per le verifiche

Step, pagamenti congelati 90 giorni per le verifiche

La decisione dopo l’intervento adottato dall’amministrazione comunale In discussione Tari e Imu del 2014-2018. L’assessora Caria: «I cittadini tutelati»

19 gennaio 2020
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ALGHERO. L’amministrazione comunale ha deciso di intervenire sulla vicenda degli avvisi di accertamento e le ingiunzioni di pagamento notificate dalla Step. I provvedimenti sono stati al momento sospesi.

L’intervento adottato dall’amministrazione riguarda l’ondata di provvedimenti già recapitati agli utenti algheresi e relativi ai periodi di imposta 2014-2018 per la Tari e l’ Imu. Il sindaco Mario Conoci e l’assessora alle Finanze Giovanna Caria hanno valutato la situazione dopo le polemiche sollevate attorno alla vicenda e hanno deciso una azione che, nelle intenzioni, va incontro ai contribuenti.

In sostanza, il concessionario sospende per 90 giorni gli atti notificati, concedendo ai cittadini più tempo per provvedere alle opportune verifiche e al recupero della documentazione necessaria per un confronto che in ogni caso sarà necessario per definire le posizioni contestate.

La Step ha seguito le indicazioni dell'amministrazione, comunale che - a più riprese - aveva rilanciato la preoccupazione dei contribuenti in merito «alla scarsità di informazioni, alla stringente tempistica e alla necessità di apportare correzioni agli errori contenuti».

Ora si apre una nuova fase di confronto. «I cittadini sono stati tutelati con tutto il nostro impegno. Non è in discussione il dovere di pagare il dovuto – precisa l'assessora alle Finanze Giovanna Caria – ma piuttosto l’esigenza di un confronto, del recupero della documentazione probatoria, di correggere presso l’Agenzia del territorio eventuali disallineamenti dei dati catastali. Si tratta di operazioni che grazie a questo intervento possono essere svolte con tutte le attenzioni che si rendono necessarie».

La sospensione concessa per un periodo massimo di tre mesi, consente ora ai cittadini di interloquire meglio con la Step per la definizione delle pratiche. Un confronto necessario, nel rispetto dei rispettivi ruoli, anche per chiarire che la concessionaria ha agito sulla base dei dati esistenti e non certo per portare avanti un atteggiamento sanzionatorio e punitivo nei confronti degli utenti.

Si tratta di capire - una volta trascorso il periodo di garanzia di 90 giorni - che cosa realmente potrà cambiare in termini di risultati finali rispetto alla situazione attuale.

Di certo c’è una tregua, che non significa l’annullamento degli atti di pagamento già notificati: chi sarà in grado di dimostrare l’esistenza di errori potrà accedere a una fase di modifica degli importi richiesti, per tutti gli altri il problema si riproporrà alla scadenza dei 90 giorni. E un confronto più sereno e corretto, anche con la Step, può aiutare a uscire dalla situazione di emergenza che si è venuta a creare. (cr.sas.)

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