La Nuova Sardegna

Alghero

Mezzo nudo sulla panchina un 65enne va a giudizio

di Nadia Cossu
Mezzo nudo sulla panchina un 65enne va a giudizio

Una ragazzina era uscita in terrazzo e lo aveva visto con i pantaloni abbassati L’uomo ieri è comparso in tribunale imputato di atti osceni in luogo pubblico

01 febbraio 2020
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ALGHERO. Una ragazzina che all’epoca dei fatti aveva 12 anni era uscita in terrazzo, in un appartamento al terzo piano del palazzo dove vive la nonna. E proprio da lì – così aveva raccontato – avrebbe visto un uomo sdraiato su una panchina, nel cortile interno condominiale. La dodicenne aveva notato che il signore in questione, che avrà all’incirca 65 anni, si era abbassato i bermuda e aveva quindi le parti intime scoperte. A quel punto la ragazza era entrata in casa: «Nonna, giù c’è un uomo nudo», avrebbe urlato. La nonna aveva raccontato tutto anche alla mamma della nipotina che aveva denunciato l’episodio ai carabinieri di Alghero.

Le indagini successive avevano portato all’identificazione del presunto responsabile che è finito a giudizio con l’accusa di atti osceni in luogo pubblico. La Procura gli ha contestato anche l’aggravante legata al fatto che l’episodio si sarebbe verificato «all’interno o nelle immediate vicinanze di luoghi abitualmente frequentati da minori».

Ieri mattina, davanti al giudice Elena Meloni, è stata sentita in un’udienza a porte chiuse la ragazzina – che oggi ha 14 anni – che avrebbe assistito a questa scena. In aula era presente anche l’imputato che, attraverso il suo avvocato Elias Vacca, si è sempre difeso dalle accuse. Come è emerso anche nel processo l’uomo non avrebbe invitato la ragazzina a scendere, non si sarebbe toccato davanti a lei. E anzi sembra che ogni tanto guardasse verso l’alto forse proprio per assicurarsi – questa almeno è la tesi difensiva – che nessuno lo vedesse con i pantaloni abbassati. Da non escludere nemmeno il fatto che avesse appena fatto i suoi bisogni e che, per chissà quale ragione, avesse deciso di non tirare su i bermuda e di sdraiarsi sulla panchina mezzo nudo. Secondo l’avvocato Vacca l’aggravante non andrebbe contestata dal momento che il luogo in cui si trovava l’imputato non può essere considerato “sensibile”. Il rischio, cioè, che passassero dei minori era abbastanza remoto.

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