La Nuova Sardegna

Alghero

«Nieddu fermi il declino del Marino»

«Nieddu fermi il declino del Marino»

Appello di Marco Tedde alla Regione: basta depotenziare la sanità algherese

11 febbraio 2020
1 MINUTI DI LETTURA





ALGHERO. «Una china disastrosa, che gli algheresi non possono accettare e l’assessore regionale della sanità Nieddu deve arrestare ed invertire». Così l’ex sindaco di Alghero Marco Tedde commenta la “picchiata” dell’efficienza dell’ospedale Marino di Alghero. Tedde ricorda che «l’opera di smantellamento iniziò ad aprile del 2017, quando l’èquipe anestesiologica cominciò a non offrire assistenza dopo le 14 nei reparti di ortopedia e di riabilitazione del Marino, precedentemente sempre assicurata, impedendo l’esecuzione di interventi di chirurgia protesica e non assicurando assistenza anestesiologica notturna anche a pazienti in condizioni critiche». Successivamente venne ripristinato il turno dalle 14 alle 20 ma non quello notturno. Per arrivare all’ottobre 2019, «quando vennero vietati i ricoveri dei pazienti traumatizzati, determinando il blocco delle attività chirurgiche sia in traumatologia che in protesica». Tedde le definisce «decisioni surreali ma pericolose che pongono pesanti interrogativi. Ci chiediamo perché non è stato realizzato o riadattato un reparto di ortopedia degno di questo nome nell’ospedale civile; perché non esiste una sala operatoria dedicata all’ortopedia; ma, soprattutto, perché in questi tre anni è stata bloccata quella attività chirurgica d’avanguardia che caratterizzava l’ortopedia algherese, degradando la preparazione chirurgica dei medici, l’attività dei ferristi. Oggi abbiamo il dovere di fare appello all’assessore Nieddu affinché metta in campo la sua ben nota sensibilità e dando corpo agli impegni elettorali inverta questa tendenza verso il depotenziamento della sanità algherese».

In Primo Piano

VIDEO

Il sindaco di Sassari Nanni Campus: «23 anni fa ho sbagliato clamorosamente. Il 25 aprile è la festa di tutti, della pace e della libertà»

L’intervista

L’antifascismo delle donne, la docente di Storia Valeria Deplano: «In 70mila contro l’oppressione»

di Massimo Sechi
Le nostre iniziative