La Nuova Sardegna

Alghero

Marino, la città in piazza per dire no alla chiusura

Marino, la città in piazza per dire no alla chiusura

Il Comitato spontaneo ha manifestato contro l’ipotesi di serrata dell’ospedale Michele Pais: «La Regione si impegna per rafforzare la struttura, garantisco io»

16 febbraio 2020
2 MINUTI DI LETTURA





ALGHERO. «Giù le mani dall’Ospedale Marino». «Il futuro del Marino non può essere Nieddu». Gli striscioni con questi scritte campeggiavano ieri tra i manifestanti che si sono riuniti davanti alla struttura sanitaria di viale I maggio, a difesa del centro ospedaliero, eccellenza nel campo dell’ortopedia, ma progressivamente svuotata di personale e attrezzature. Ma soprattutto contro l’ipotesi che diventi un hotel sul mare.

Erano in tanti i cittadini che hanno protestato. Centinaia di persone che hanno aderito all’iniziativa promossa dal comitato che in dicembre ha creato la pagina Facebook “Uniti contro la chiusura del Marino” e a cui hanno aderito oltre 5.500 utenti. Cittadini che volevano dire la loro sul lento degrado dell’assistenza sanitaria non solo ad Alghero ma nel Nord Ovest della Sardegna. «Siamo impegnati nella difesa della salute – ha detto una delle promotrici – dobbiamo salvare la struttura». Una paziente ieri lodava l’assistenza sempre ricevuta nell’ospedale: «Vogliamo curarci qui, non dobbiamo essere costretti ad andare altrove».

Alla manifestazione c’era anche il presidente del consiglio regionale, Michele Pais. Che, pur comprendendo la preoccupazione dei presenti ( «causata – spiega – da un lento svuotamento del Marino, che parte da lontano») prende un impegno ufficiale da parte sua, del presidente della regione Christian Solinas e dell’assessore Mario Nieddu : «Il Marino non chiuderà. Anzi, sarà potenziato. Chiaramente ci sono problemi tecnici da risolvere, anche perché i guai della sanità algherese sono antichi e non possono essere risolti con uno schiocco di dita. Ma l’attenzione della maggioranza in Regione è massima. Uno degli obiettivi fondamentali è la costruzione del nuovo ospedale, ma aspettando la posa della prima pietra non ci sarà alcun depotenziamento dei servizi sanitari algheresi, e del Marino dentro cui i servizi ortopedici verranno rafforzati. Mi faccio garante di questo e affermo con forza che pur comprendendo l'allarme degli algheresi per la mala gestione a cui in questi anni è stata abituata, devono avere fiducia».

Anche il sindaco Mario Conoci ha confermato che Alghero chiede «una sanità migliore, che passa per la soluzione dei problemi dell'ospedale civile, per l'indisponibilità alla ipotesi di vendita dell'Ospedale Marino, per il potenziamento delle funzioni sanitarie: questo è ciò che vogliamo. In consiglio comunale abbiamo compiuto uno sforzo unitario per arrivare al risultato che tutti i cittadini si attendono. È l'impegno di tutti, anche di chi ha avuto responsabilità dirette o indirette sulle condizioni in cui oggi si trovano i nostri ospedali. E al Marino – ha detto il sindaco di Alghero – tanti cittadini hanno dimostrato di voler proseguire sulla strada del ritorno ad una sanità dignitosa , senza distinzioni». (r.cr.)

In Primo Piano

VIDEO

Il sindaco di Sassari Nanni Campus: «23 anni fa ho sbagliato clamorosamente. Il 25 aprile è la festa di tutti, della pace e della libertà»

L’intervista

L’antifascismo delle donne, la docente di Storia Valeria Deplano: «In 70mila contro l’oppressione»

di Massimo Sechi
Le nostre iniziative