La Nuova Sardegna

Alghero

La Nuova @ Scuola

Caccia al rifiuto nel Parco di Porto Conte

Caccia al rifiuto nel Parco di Porto Conte

Dal Ceas materiale audiovisivo per lezioni di educazione ambientale in collaborazione con il progetto La Nuova @ Scuola

03 maggio 2020
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ALGHERO. Ambiente e sostenibilità sono parole chiave per chi deve e vuole immaginare il futuro. Ancora di più oggi, nel mezzo di un’emergenza sanitaria senza precedenti. Guardare al domani, lavorando sul presente a tutela e miglioramento dell’esistente, è una necessita. È un’esigenza, soprattutto dei più giovani. “A pesca del rifiuto” è una possibile e funzionale risposta alla suddetta esigenza. In tal senso si sviluppa l’iniziativa del Ceas Porto Conte, Centro di Educazione all’Ambientale e alla Sostenibilità del Parco Naturale Regionale di Porto Conte e dell’Area Marina Protetta Capo Caccia – Isola Piana.

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Il Ceas è prezioso partner del progetto La Nuova@Scuola, ha a cuore i temi della sostenibilità ambientale e del futuro sostenibile e aveva colto, con entusiasmo e convinzione, l’opportunità offerta dal giornale di stabilire una connessione diretta con i ragazzi delle scuole per attivare un reciproco scambio di esperienze e informazioni. Il lockdown ha rimescolato le carte, ha portato alla chiusura delle scuole e a limitazioni della mobilità e dell’operatività sul campo, ma non ha stoppato il Ceas Porto Conte del direttore Mariano Mariani.

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«Vogliamo dare il nostro contributo, ancora di più ora che le lezioni scolastiche vengono svolte in remoto. Per questo abbiamo creato un pacchetto di prodotti didattici multimediali nell’ambito del progetto “A pesca del rifiuto” (finanziato dal Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca) in sostituzione delle varie e consuete pratiche e attività proposte. “A pesca del rifiuto” è finalizzato al ripristino di zone e habitat degradati attraverso la raccolta degli attrezzi da pesca smarriti e dei rifiuti presenti nei fondali marini dell’area protetta con focus dedicato all’informazione e sensibilizzazione sulle problematiche collegate».

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Superare gli ostacoli della crisi, diversificare e rimodulare la proposta per renderla fruibile e appetibile anche ai giovani. Questo ha fatto l’Azienda Speciale Parco di Porto Conte, rivolgendosi alla platea La Nuova@Scuola con l’ausilio dei sopra citati prodotti didattici multimediali: «Si tratta di 7 pillole in formato video lezione della durata di circa cinque minuti ciascuna, contenenti immagini interviste e approfondimenti in merito alla problematica dei rifiuti in mare – prosegue il direttore –. Un valido spunto di riflessione per la trattazione di tematiche più che mai attuali e legate alla tutela e conoscenza dell’ambiente marino. Vorremmo sensibilizzare gli studenti stimolando la produzione di elaborati. Ogni clip è supportata da una proposta di attività di educazione ambientale che potrà essere svolta autonomamente dai ragazzi e poi declinata con l’insegnante di riferimento durante la lezione in video conferenza».

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I materiali di supporto saranno a disposizione dei docenti su Google drive in cartelle dedicate. Gli elaborati saranno poi pubblicati sul sito del Parco e dell’Amp. Dalla plastica come minaccia per gli ecosistemi marini alla legislazione europea in materia, dalle principali specie di animali marini che popolano l’Area Marina Protetta al fenomeno delle reti abbandonate in mare, dall’impatto dei rifiuti sugli organismi dei fondali rocciosi ai grandi cetacei, per arrivare ai pericoli che pratiche dannose hanno sulla salute.

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