La Nuova Sardegna

Alghero

Capo Caccia, area di sosta e navette

Capo Caccia, area di sosta e navette

L’investimento di 500mila euro consentirà di valorizzare l’area di Porto Conte

06 giugno 2020
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ALGHERO. Comune, Parco di Porto Conte e Provincia di Sassari insieme per l’avvio di progettualità e iniziative congiunte. Due giorni fa nella sede di Casa Gioiosa si è svolto un incontro tra il sindaco Mario Conoci, l’assessore all’ambiente Andrea Montis, il presidente e il direttore del Parco di Porto Conte, Raimondo Tilloca e Mariano Mariani, con l’amministratore straordinario della Provincia di Sassari Pietrino Fois e i dirigenti dell’area tecnica. Al via il progetto sulla valorizzazione del geosito di Capo Caccia con l’investimento di 500 mila euro della Rete Metropolitana per la creazione dell’area sosta a Casa Gioiosa e il servizio di collegamento al promontorio e alle Grotte di Nettuno che prevede modifiche alla viabilità. Un progetto suggestivo, già finanziato per la parte relativa all’area sosta e in via di approfondimento anche con la Regione per il servizio di collegamento sui 3 chilometri e mezzo di strada di competenza provinciale. L’obbiettivo è quello di integrare l’area di pregio ambientale nel progetto di rilancio delle attività del Parco e dell’intero promontorio di Capo Caccia, per renderlo più sostenibile dal punto di vista ambientale ma anche fruibile e sicuro per i visitatori. «La collaborazione tra Comune, Parco e Provincia sta producendo risultati in ogni ambito con i risultati che ci aspettavamo» spiega il sindaco Conoci. «Impegni concreti e fattibili che abbiamo voluto prendere - aggiunge il primo cittadino - e questo è il risultato di un lavoro portato avanti con serietà e visione comune dello sviluppo del nostro territorio». Interventi concordati, con richiesta in Regione, anche per quanto riguarda il piano di contenimento della fauna selvatica, cinghiali, daini, cornacchie. Verrà chiesto il potenziamento del piano a tutela delle attività produttive di qualità che nell’area stanno incrementando i volumi. Accordo anche sul Safe in Tourism, il Modello Alghero del quale anche la Provincia di Sassari ne farà parte. Il SiT (Safe in Tourism) frutto di una collaborazione fra studiosi di livello internazionale coordinato da Gavino Mariotti e Giovanni Sotgiu dell’Università di Sassari coinvolge nella sperimentazione anche la Provincia di Sassari.

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